percorso a cura di A. Gozzelino

Il gruppo di ricerca analizza i dati raccolti nella campagna di misura per pubblicare i risultati.
La struttura di un articolo scientifico (paper) è composta dall’introduzione sul fenomeno fisico che si vuole studiare, dalla descrizione dell’apparato sperimentale, dall’indicazione dei campioni di dati analizzati, dalle simulazioni elaborate al calcolatore, dalla valutazione degli eventi derivanti da processi fisici non rilevanti per la ricerca in corso ma i cui segnali sono analoghi a quelli oggetto di studio (controllo degli eventi di fondo), dagli algoritmi di analisi, dagli strumenti di statistica, dalla presentazione dei risultati, dall’interpretazione dei risultati e da un riepilogo come conclusione. La collaborazione effettua una revisione su tutti i tipi di documento, sia interni (nota tecnica, rapporto tecnico) sia esterni ovvero destinati al pubblico (articoli su rivista, atti di convegno). Il processo di revisione è applicato anche alle diapositive e ai poster da presentare alle conferenze, ai contenuti che entrano nei rapporti annuali delle strutture locali e nei seminari specialistici rivolti ai colleghi.

Al termine della revisione da parte del gruppo di ricerca, il documento è sottomesso ad una rivista scientifica. Un gruppo di scienziati anonimi, esperti sull’argomento trattato dalla pubblicazione, legge e commenta i risultati della ricerca, invia agli autori commenti puntuali, valuta per conto degli editori della rivista il possibile impatto della pubblicazione. Questo procedimento si chiama peer review; è il momento conclusivo del percorso di analisi dati. La pubblicazione scientifica viene dotata dei riferimenti bibliografici e può apparire sulla rivista.

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 Figura 10: Esempio di frontespizio di un articolo scientifico in bozza.

 

Sono passati diversi mesi dal momento in cui il rilevatore dell’esperimento ha raccolto i segnali degli eventi oggetto dello studio di fisica. Decine, centinaia o migliaia di persone hanno contribuito al risultato finale, secondo le proprie competenze scientifiche o tecnologiche. Per arrivare alla pubblicazione scientifica non bastano gli occhi per vedere le collisioni: infatti, si tratta di un percorso lungo e difficile.