di Gino Isidori

La teoria del Big Bang può apparire fantasiosa e difficile da verificare. Ci si può chiedere: come è possibile ricostruire eventi avvenuti quasi 15 miliardi di anni fa? A supporto della teoria del Big Bang vi sono numerose osservazioni: fra queste, due sono allo stesso tempo molto semplici e molto importanti. La prima è il fatto che ancora oggi il Cosmo è in fase di espansione. Lo dimostra il reciproco allontanamento delle galassie, osservato per la prima volta dall'astronomo Edwin Hubbleicona_biografia nel 1927.

La seconda, e più impressionante conferma del tumultuoso inizio del nostro Universo, è l'esistenza del fondo di radiazione cosmica: si tratta di un fondo di radiazione elettromagnetica diffuso omogeneamente in tutto lo spazio. I fisici sono convinti che esso derivi dalla gigantesca annichilazione di materia ed antimateria che sarebbe avvenuta nei primi istanti dopo il Big Bang. Poiché da quei tempi remotissimi l'Universo si è espanso enormemente, l'energia della radiazione cosmica si è diluita in uno spazio immenso ed oggi ha una densità di energia estremamente bassa. E' sostanzialmente un'onda radio molto debole e di bassissima frequenza.

 

scienzapertutti_fondo_radiazione_cosmica

Il fondo di radiazione cosmica, misurato dal satellite americano COBE nel 1992: la mappa si riferisce a tutto lo spazio che ci circonda (centrato rispetto alla nostra galassia).
Le zone con colori differenti corrispondono a zone con temprerature (energie) differenti.