Cosa sono i multiversi? (Giulia R.)

da pixabay 2022

La teoria del "multiverso" o degli universi paralleli è, oltre che affascinante, anche studiata ormai da decenni da molti eminenti scienziati (principalmente fisici teorici), tra cui Hawking e Tegmark.

Il "problema" è che questa teoria non è al momento dimostrabile, cioè non esiste un esperimento che possiamo fare per dimostrare inequivocabilmente che esistano degli universi paralleli. Questa è proprio una delle nuove sfide della fisica moderna, cercare modi con cui si può provare questa teoria. Recentemente, cioè nell'ultima decade, pare sia possibile andare a cercare questa prova nella radiazione cosmica di fondo secondo il lavoro realizzato al momento dallo scienziato Ranga-Ram Chary del California Institute of Technology (Caltech) www.media.inaf.it...multiverso-bolle-wmap-planck.

Approfondimento INAF: www.media.inaf.it...multiverso/

Roberta Spartà, fisico

 Nel campo della fisica delle particelle elementari, il multiverso ha invece una connessione con il bosone di Higgs. Tale bosone ha una massa di circa 125 GeV, ovvero dello stesso ordine di grandezza dei bosoni elettrodeboli W e Z. Infatti, a livello quantistico, la massa dell'Higgs presenta correzioni che crescono come il quadrato della scala di energia sino alla quale si assume che il Modello Standard sia valido (per esempio, la scala di Planck, pari a 1019 GeV o scala di Grande Unificazione, dell'ordine di 1016 GeV). Dunque, per riottenere il valore misurato, è necessario che abbia luogo il cosiddetto "fine tuning", ovvero una cancellazione di svariati ordini di grandezza di queste correzioni quadratiche. Ebbene, nel limite di infiniti universi paralleli, è possibile ipotizzare che soltanto in una piccola frazione di questi universi, tra i quali quello nel quale viviamo, sia possibile e che le costanti fisiche fondamentali abbiano proprio quegli specifici valori (125 GeV per la massa dell'Higgs). Ciò consente agli atomi di essere stabili e permettere dunque la vita.

Gennaro Corcella, fisico 

 ultimo aggiornamento novembre 2019