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È vero che i fisici delle particelle hanno spesso seguito criteri di "bellezza" nello studio di modelli e teorie? (Anonimo) 

 

sem_esperto_verdeCome in ogni forma di creatività, anche nella Fisica delle particelle il '"senso del bello" agisce come criterio di ispirazione e di selezione delle idee e delle azioni. I concetti di ordine, armonia e simmetria sono una categoria dominante nella Fisica in generale, e dunque anche in quella delle particelle: molti esempi si potrebbero fare. È stato certamente il senso del bello a guidare Paul Dirac nell'assegnare un significato fisico alla radice negativa della sua celebre equazione d'onda relativistica (1928). Dirac interpreta l'energia negativa dell'elettrone come segnale dell'esistenza di un elettrone positivo fatto di antimateria. La conferma giungerà di li' a poco (nel 1932) con la scoperta di Carl D. Anderson, che decreterà il trionfo della teoria di Dirac e della sua elegante formulazione.

Elisabetta Durante - Giornalista scientifico