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Biografia estratta da http://www.torinoscienza.it/ Biografia a cura di Anna Maria Lombardi

(428 a.C.-347 a.C.) Filosofo greco, fu allievo di Socrate e fondatore della scuola filosofica "Accademia". Nato ad Atene nel 428 a.C., Platone intraprese sin da giovane lo studio della pittura e della musica, e compose liriche e drammi. Iniziò ad interessarsi alla filosofia frequentando le lezioni di Cratilo, un seguace delle dottrine di Eraclito, ma l'incontro fondamentale per la sua formazione filosofica fu quello con Socrate, di cui Platone divenne allievo appena ventenne. Dopo la morte di Socrate, Platone lasciò Atene per recarsi in Magna Grecia, dove intendeva approfondire la propria conoscenza della filosofia pitagorica.

Ebbe così l'occasione di incontrare Archita, un allievo di Pitagora, e Dione, futuro allievo di Platone. I suoi insegnamenti filosofici e le sue teorie politiche infastidirono Dionisio il Vecchio, tiranno di Siracusa e zio di Dione, così che Platone fu venduto come schiavo ad Egina. Una volta riscattato, nel 387 a.C., Platone tornò ad Atene dove fondò la celebre scuola filosofica denominata "Accademia". Vent'anni più tardi venne invitato una seconda volta a Siracusa da Dione, per riformare lo Stato ed educare all'ideale del re-filosofo il successore di Dionisio il Vecchio, Dionisio il Giovane; tuttavia, i continui scontri tra Dione e Dionisio resero vani gli sforzi di Platone.

Nel 360 a.C. egli tornò definitivamente ad Atene dove rimase ad insegnare all'Accademia fino alla morte, sopraggiunta nel 347 a.C. Le opere di Platone hanno quasi tutte una struttura dialogica, in cui due o più personaggi, in una conversazione o in un dibattito, discutono diverse posizioni filosofiche. I suoi lavori possono essere divisi in tre gruppi principali: i dialoghi giovanili, quelli della maturità e quelli della vecchiaia.

Nel primo gruppo Platone racconta le polemiche seguite alla condanna di Socrate ed esalta la vita del suo maestro (tra questi lavori ricordiamo L'Apologia e il primo libro de La Repubblica); nel secondo elabora il suo pensiero filosofico: la dottrina delle idee, dell'amore e dell'anima, il concetto di Stato Ideale e il compito del filosofo (citiamo i successivi libri de La Repubblica e il Fedro); nel terzo infine si riscontra un approfondimento delle tematiche precedenti (ad esempio nel Timeo, ove sono esposti i concetti della cosmologia platonica).