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Jean-Baptiste-Pierre-Antoine de Monet de Lamarck, uno dei massimi naturalisti francesi del XVIII e XIX secolo, nacque a Bazentin le Petit (Francia) il 1 agosto del 1744. Avviato inizialmente alla carriera militare, fu costretto ad abbandonarla assai presto per motivi di salute, e dal 1765 si dedicò sistematicamente alla medicina e alla botanica. Nel 1788 ottenne il posto di Botanico del Gabinetto di Storia Naturale di Parigi e dal 1794 divenne docente di Zoologia degli Invertebrati al Museo di Storia Naturale di Parigi. Si occupò particolarmente dello studio e della classificazione dei molluschi e degli invertebrati in genere. Nel 1801 dà alle stampe un Sistema degli animali senza vertebre. Nel 1809 pubblicò la Filosofia zoologica, in cui venne esponendo una teoria sull'evoluzione in forma coerente e sistematica. Lamark vi sostenne che l'evoluzione è il risultato di una reazione e di un adattamento degli individui all'ambiente e teorizzò la trasmissione ereditaria dei mutamenti acquisiti che si erano dimostrati favorevoli all'adattamento all'ambiente. L'opera ebbe scarsa fortuna presso i contemporanei, soprattutto perchè contrastata aspramente dal naturalista Georges Cuvier, sostenitore di una concezione fissista delle specie viventi. Tra il 1815 e il 1822 uscì, in sette volumi, la sua monumentale Storia naturale degli animali senza vertebre, che rimase per diversi decenni un'opera fondamentale per lo studio degli invertebrati. Morì il 18 dicembre del 1829.