Minibiografia a cura di Franco Luigi Fabbri

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(1868–1921) Henrietta Leavitt (1868–1921) nacque a Massachusset a Cambridge e studiò astronomia all’ Oberlin College Collegiate Instruction of Women Institute (che successivamente divenne il Radcliffe College). Dopo la laurea lasciò l’Università per vari anni a causa di una malattia che la condusse alla sordità. A partire dal 1895 frequentò come volontaria l’Osservatorio dell’Harvard College per poi esservi accolta nella staff permanente vari anni dopo. Era molto dotata per gli studi teorici, ma le venne affidato un lavoro considerato di routine (come avveniva allora a tutte le donne che intraprendevano la carriera scientifica) quale direttrice del dipartimento di fotometria con il compito di classificare le immagini fotografiche e determinare le magnitudini stellari.

Questa attività la portò a classificare più di 2400 nuove stelle variabili. Nel 1912, studiando le variabili cefeidi della Piccola Nube di Magellano , scoprì la relazione tra periodo di variabilità di queste e la loro luminosità assoluta. Questa relazione costituì il primo metodo basato sulle peculiarità fisiche delle stelle osservate che poteva essere utilizzato per determinare la loro distanza. Fino ad allora si era utilizzato il solo metodo della parallasse icona_miniapprofondimento che però era applicabile esclusivamente a oggetti relativamente vicini (centinaia di anni luce ).

Oggi esistono molti altri metodi ma quello delle cefeidi resta uno dei più validi . La determinazione della distanza basata sulla relazione tempo-distanza delle cefeidi scoperta della Leavitt permise a Edwin Hubble nel 1924 di stimare che la nebulosa di Andromeda era esterna alla nostra galassia. Fino a quel momento si credeva che i soli oggetti esterni alla Via Lattea fossero le Nubi di Magelleno . L’Universo cominciava a divenire molto più grande di quanto si credeva fino a quel momento.

Sempre il metodo della Leavitt consentì a Hubble icona_biografia la sua maggiore scoperta quella dell’allontanamento delle galassie, scoperta alla base della teoria del Big Bang .