Ascoltare la sinfonia dei buchi neri: è il prossimo obiettivo dell’astronomia multimessaggera, intenzionata a individuare, tra le onde gravitazionali, i segnali che hanno le frequenze tipiche di questi misteriosi cannibali cosmici che ingoiano ogni cosa capiti loro a tiro, luce compresa. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Astronomy dal gruppo dell’Università americana Vanderbilt coordinato dall’astrofisico Karan Jani, condotta in collaborazione con California Institute of Technology (Caltech), Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa e Istituto di Tecnologia americano della Georgia (Georgiatech).

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