L'incenso che brucia emette sostanze "particolate" e idrocarburi policiclici aromatici analogamente a tutti i processi combustivi quali fumo di sigaretta, carbone, zampironi, fritture. Che un incenso sia 40 volte più dannoso del fumo di sigaretta non sembra essere documentato nella letteratura scientifica. E' invece documentata, nel ratto, la tossicità del fumo di sigaretta sulla funzione testicolare e spermatica dopo esposizione al fumo di sigaretta che sicuramente rappresenta un fattore di rischio nell'uomo (in particolare cancro polmonare). E' chiaro che l'entità e la durata di esposizione è sempre da tenere in forte considerazione. E, dunque, se un incenso può essere dannoso, sicuramente dovrebbe destare più preoccupazione l'esposizione protratta in cucina quando si frigge o in caso di utilizzo di stufe a carbone, o quando, d'estate, si impiegano spirali che, bruciando lentamente, scacciano zanzare o insetti molesti.
Michele Vacca - Farmacologo
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