Nei libri di divulgazione si fa un gran parlare di multi-universi e di wormhole. Quale è la posizione ufficiale della scienza su questi argomenti? Non si deve trattare di assolute balle poiché sono trattate anche da persone veramente outstanding come Hawking e Davis. Ma cose me pensano astrofisici e cosmologi? Multi-universi e wormhole sono concetti "ideali" o rappresentazioni matematiche definite ? (Stefano Croce) (2242_3225_5563)
I wormhole sono definiti rigorosamente come soluzioni [156] delle equazioni di Einstein che uniscono due separate regioni dello spazio-tempo . Di tali soluzioni ne esistono molti esempi. Il più famoso è probabilmente il "ponte di Einstein-Rosen", che descrive un wormholes dinamico a simmetria sferica. Il concetto di wormhole possiede dunque una rappresentazione matematica ben definita. Il fatto che esistano soluzioni di tipo wormhole, però, non significa che questi esistano in natura o che si possano creare. Ad esempio, è stato provato che i wormhole possono esistere solo se è presente materia con energia negativa di cui, finora, non c'é alcuna evidenza sperimentale. Anche se questa materia esotica esistesse, ne servirebbe una concentrazione altissima per creare un wormhole, pari alla densità di energia dell'Universo frazioni di secondo dopo il Big Bang. Infine, anche superando queste difficoltà, il wormhole non sarebbe attraversabile: una particella di energia positiva che tentasse di attraversarlo annullerebbe l'effetto della materia esotica che lo tiene aperto, distruggendolo. A dispetto di tutto ciò i wormhole non sono solo un'inesauribile fonte di ispirazione per il cinema e la narrativa di fantascienza ma costituiscono un soggetto di studio di una particolare importanza nella comprensione delle proprietà dello spazio-tempo e della struttura delle equazioni di Einstein. Rappresentazione grafica dei wormhole come proposti da K. Thorne : essi consentirebbero di connettere punti diversi dello spazio-tempo, quindi di “superare” sia i limiti imposti dalla non superabilità delle velocità della luce che quelli della irreversibilità della freccia del tempo. Richiedono l'esistenza di materia con energia negativa. Per poter visualizzarne la struttura è stata soppressa una coordinata spaziale. Nelle tre dimensioni dobbiamo immaginare gli ingressi/uscite non come holes (buchi) ma come sfere. Recentemente sono stati proposti nuovi “cunicoli” che basati si un diverso meccanismo che richiede l’intervento delle stringhe cosmiche [368]. Questo spiega perché molti ricercatori, anche di alto livello, se ne occupano. Marco Cavaglià – Fisico |