Buongiorno, facendo una ricerca sul global warming da profano sulla materia (almeno dal lato scientifico) ho seri problemi con il concetto di ppm di CO2 in atmosfera... da quel po' di chimica che ricordo dalle scuole superiori so che la composizione dell' aria varia a seconda della altitudine, della longitudine, della quota, dell' umidità, dei venti, etc... quando leggo articoli che presentano dichiarazioni come 'la CO2 in atmosfera é passata da 398 a 400 ppm' che senso posso dargli? Si riferiscono a campioni standard di riferimento, particolari posizioni in cui la variabilità é minima? O é una media tra tutti i valori a tutte le posizioni, temperature e quote registrate? O ci si riferisce ancora ad altro? Grazie anticipatamente.
da Alessio

 

sem_esperto_verde

 Il Cambiamento Climatico rappresenta una delle questioni più importanti per l’umanità nel prossimo futuro. E’ ormai quasi certo che la causa dei mutamenti climatici dei giorni nostri sia da ricercarsi soprattutto nell’incremento dell’effetto serra icona_esperto[393] provocato dall’aumento di gas serra (ossidi di azoto, ozono, metano, clorofluorocarburi ma soprattutto anidride carbonica), sostanze che restituiscono alla superficie terrestre icona_esperto[106]gran parte dell’energia persa dal pianeta sotto forma di energia nell’infrarosso. Risulta pertanto fondamentale monitorare costantemente la concentrazione in atmosfera di tali gas. Il Global Greenhouse Gas Reference Network icona_linkesterno misura la distribuzione dei tre principali fattori del cambiamento climatico- anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O) – e di uno dei principali indicatori di inquinamento atmosferico – il monossido di carbonio (CO). Tale network fa parte dell’Earth System Research Laboratory (ESRL) icona_linkesterno del National Oceanic and Atmospheric Administration icona_linkesterno, con sede a Boulder, in Colorado. Le misurazioni sono effettuate da 4 laboratori base e 8 torri, e sono supportate da campioni d’aria raccolti da volontari in più di 50 siti, e campioni raccolti da piccoli velivoli per la maggior parte in Nord America. Le prime misure di CO2 furono effettuate presso l’osservatorio di Mauna Loa, Hawaii, a partire dal 1958, dal chimico Charles Keeling della Scripps Institution of Oceanography icona_linkesterno, UC San Diego. Lo scienziato ha dato il nome alla curva di Keeling, che mostra l’andamento dell’anidride carbonica nell’atmosfera. Ulteriori informazioni sulla composizione atmosferica in epoche precedenti sono invece ricavate dal carotaggio dei ghiacci antartici. Le misure di Mauna Loa rappresentano la più completa e lunga serie di dati relativi alla CO2, e sono tuttora utilizzate per fornire il valore giornaliero di CO2 (http://www.esrl.noaa.gov/gmd/ccgg/trends/weekly.html). Poichè La CO2 permane in atmosfera abbastanza a lungo da diffondersi in maniera omogenea su tutto il globo, anche misure effettuate da un’unica stazione (come Mauna Loa) sono rappresentative della concentrazione media di CO2 globale. Il 9 maggio del 2013 la concentrazione di CO2 ha raggiunto le 400 parti per milione (ppm), segnando un preoccupante record; in epoca preindustriale era di 280 ppm, mentre le prime misure di Keeling registravano 315 ppm.

 

Martina Buiat, Meteorologa

 

- IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) 2013, The Physical Science basis;

- C.D. Keeling, "The concentration and isotopic abundances of carbon dioxide in the atmosphere", Tellus, vol. 12, number 2, June 1960;

- E.G. Beck, "50 years of continuous measurement of CO2 on Mauna Loa", Energy and Environment, vol. 19, number 7, 2008; -M. Giuliacci, A. Giuliacci, P. Corazzon, "Manuale di meteorologia", 2010

ultimo aggiornamento giugno 2015