Perché il mare è salato ? È sempre stato salato? (Marco Antonio)
Il mare è salato perché l’acqua piovana porta con sé, nel suo ritorno verso il mare, i sali minerali prelevati dalle rocce che ha attraversato. Tra questi sali si trova anche il cloruro di sodio o sale da cucina.
Le precipitazioni sono leggermente acide per il loro contenuto di ioni bicarbonato, dovuto alla presenza di anidride carbonica nell’aria. La pioggia quindi "scioglie" il sale delle rocce, grazie al suo pH acido e lo trasporta con sé.
In un kilogrammo di acqua di mare si trovano circa 35 g di sale, ma questa concentrazione può variare: per esempio nel mar Morto si misura una concentrazione circa 10 volte superiore.
Quando l’acqua evapora, il sale rimane nel mare (ecco perché la pioggia non è salata) e con il tempo si deposita sul fondale marino. Per questa ragione la concentrazione salina rimane pressoché costante, anche se le piogge successive portano altre molecole di sale sottratte alle rocce . Inoltre (ma è un fenomeno marginale) una piccola percentuale del sale marino può essere dispersa dal vento.
Non c’è ragione di pensare che in passato sia stato diversamente. Abbiamo prove che in tempi anche molto lontani gli oceani erano salati. Per esempio al tempo dei dinosauri, nel Giurassico (da 200 a 145 milioni di anni fa), una grossa parte della superficie terrestre era ricoperta da un oceano poco profondo, caldo e salato. Le temperature tropicali e le maree portavano periodicamente all’essiccamento del mare, formando depositi di sale che sono giunti fino ai giorni nostri. Nella regione montagnosa del Giura (la regione franco-svizzera che ha dato il nome al Giurassico), si trovano infatti spessi strati rocciosi di sale, sfruttati nelle saline fin dall’epoca preistorica.
Annalisa Plaitano, biologa
ultimo aggiornamento luglio 2017