parallasseVorrei sapere come è possibile fare stime corrette delle distanze stellari con il metodo della parallasse dal momento che sappiamo dalla Relatività Generale che lo spazio è incurvato dalle masse e quindi la rettilineità dei raggi di luce provenienti dallo spazio profondo (su cui si fonda il metodo in oggetto) potrebbe essere alterata da tale curvatura. (Giuseppe)

sem esperto verde

A livello teorico, il dubbio espresso dalla domanda è corretto: la presenza di massa lungo il percorso della luce ne modifica la direzione.
Questo effetto però può essere misurato solo a distanze cosmologiche, ovvero molto elevate, alle quali il metodo della parallasse non può essere utilizzato. Esso invece viene applicato per misurare la distanza di sorgenti molto vicine, all'interno della nostra galassia; in questo caso, lo spazio può essere considerato praticamente vuoto e, di conseguenza, piatto. La traiettoria della luce risulta dunque rettilinea.
Alcune correzioni devono però essere comunque introdotte a causa della presenza del Sole: il suo campo gravitazionale può deviare il tragitto della luce, in particolare quando la direzione della sorgente osservata è vicina alla direzione del Sole stesso. Tipicamente anche questo effetto è trascurabile; tuttavia, esperimenti astrometrici precisi come GAIA (http://sci.esa.int/gaia/) devono comunque tenerlo in considerazione.

Sarah Libanore, astronoma

 ultimo aggiornamento novembre 2018