immagine artistica di una stella di neutroni, credit Francesco Fidani

È vero che siamo in grado di osservare stelle di neutroni con un'età relativamente bassa? Come si rivelano le stelle di neutroni più antiche? (Angelo B.)

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Può essere difficile osservare le stelle di neutroni, poiché la radiazione che emettono potrebbe non essere abbastanza intensa da raggiungere i nostri strumenti. Se però, come spesso accade, le stelle di neutroni sono rapidamente rotanti (pulsar) oppure possiedono fortissimi campi magnetici (magnetar) oppure sono legate ad una stella compagna dalla quale “succhiano via” materia, danno luogo a fenomeni elettromagnetici molto vistosi che ci permettono di scovarle più facilmente. Negli ultimi tempi, siamo anche stati in grado di individuare sistemi doppi con stelle di neutroni che spiraleggiano una verso l’altra, grazie all’osservazione delle onde gravitazionali emesse prima della “fusione” dei due oggetti. Questi fenomeni sono però legati ai “primi periodi” di vita di una stella di neutroni, o del sistema doppio di cui fanno parte. Ad esempio, la rotazione delle pulsar rallenta progressivamente e l’emissione elettromagnetica che è generata dalla rotazione diviene via via più flebile, fino a diventare inosservabile. Di conseguenza, la maggior parte delle stelle di neutroni che siamo in grado di osservare oggi è anche composta dalle stelle più giovani. Le più anziane si trovano ancora in giro. Sono solo diventate “troppo deboli” per poter essere “ascoltate”, per lo meno, data la tecnologia che siamo stati in grado di inventare fino ad oggi.

Martina Gerbino, fisica

ultimo aggiornamento 2023 gennaio