espertomini

 Ho letto una notizia circa il ritrovamento di una mappa sugli urali rappresentante un'ampia zona degli urali, contenente delle iscrizioni in una lingua sconosciuta, verosimilmente effettuata da un popolo che avesse la possibilità di "vedere dall'alto" il panorama mappato, inoltre la mappa contiene qualche centinaio di canali, enormi dighe, e così via. La mappa pare risalire a... 3.000 anni fa almeno! Secondo questa notizia la datazione è stata fatta con analisi al radiocarbonio e con un cronometro all'uranio. Ora però io mi chiedo come il carbonio possa datare il momento in cui una roccia è stata scolpita. La notizia è riportata -tra l'altro- anche su un sito italiano icona_linkesterno. (Fabrizio)

 

sem_esperto_verdeIl nostro visitatore ci ha mandato l'URL (cioè indirizzo del sito) dove aveva trovato la notizia: citare la fonte di una informazione è sempre la procedura corretta, e lodevole, perché permette a chi risponde di far riferimento all'estensore originario della notizia. In questo caso il sito italiano icona_linkesterno traduceva e riportava una notizia di un sito russo icona_linkesterno che probabilmente è solo la traduzione di una pagina in russo; la notizia insomma è di seconda o terza mano, quindi è legittimo essere molto cauti nel credere a una tale fonte. La datazione con il radiocarbonio si basa sulla misura della percentuale residua di C14 contenuta in reperti biologici, che hanno inglobato il C14 con i processi metabolici vitali (vedi la risposta alla domanda sulla datazione col C14icona_esperto[16]). Evidentemente una roccia compatta non può essere datata col metodo del radiocarbonio; è possibile invece datare una stratificazione sedimentaria di materiali organici in cui gli strati di residui vegetali o animali, in pratica "pattumiere preistoriche", evidenziano il succedersi dell' attività umana o animale nel sito; in questo caso, la lastra di pietra era stata rimossa da tempo dal sito del rinvenimento originario perciò anche questo metodo non era utilizzabile. Il C14 comunque permette di datare di reperti non più antichi di ~ 30000 anni.

Esistono altre tecniche, basate sulla misura dei rapporti isotopici degli elementi di un campione, che permettono la datazione delle rocce o degli strati di ghiaccio su un arco temporale di centinaia di migliaia o milioni di anni, ma l'espressione "cronometro all'uranio" è estremamente generica: il redattore evidentemente non aveva alcuna competenza scientifica, e quindi non ha riportato alcun dettaglio che permetta di capire se è stata tentata la datazione con una di tali tecniche.

Una lettura con un minimo di attenzione rivela un numero così elevato di contraddizoni ed errori da far pensare che neanche la notizia del sito russo venga da una fonte scientificamente credibile. Un sospetto è inevitabile... La data riportata nella pagina di un sito russo è il 30 aprile icona_linkesterno: che tutto nasca da un pesce d'aprile protrattosi per un mese tra pubblicazione, riprese, traduzioni eccetera? Esiste anche una tradizione per il pesce d'aprile anche fuori dall'Italia!

L'analisi delle due pagine, in italiano e in inglese, può essere un buon esempio di come leggere criticamente le notizie che hanno una pretesa di comunicare fatti e scoperte reali, mentre riportano solo le fantasie, o i pesci d'aprile dei redattori senza neppure curarsi di un minimo di consistenza logica. P.S. Dopo il clamore provocato dalla diffusione della notizia sul web qualcuno si è premurato di chiedere delucidazioni all'istituto di cartografia americano citato nel sito russo, e allo stesso scopritore della lastra. Il resoconto icona_linkesterno di queste indagini conferma la montatura giornalistica, originariamente pubblicata in data 1 aprile.

Esempio di lettura critica. Ammettiamo che la lastra sembri una mappa, e vediamo se la descrizione del reperto e il modo in cui è stato studiato è credibile:ecco alcuni dei pensieri che la lettura di una pagina simile suscita in un fisico...

* Scala 1:1,1 chilometri! Le scale delle carte geografiche devono essere adimensionale, quindi non è data la scala: parlando di cartografia un errore del genere indica un profonda ignoranza dell'argomento.

* È falso che occorra una visione dall' alto per fare una mappa: queste rappresentazioni esistono fin dall' antichità e tutta la cartografia fiorita dopo le grandi scoperte geografiche del XV secolo è stata realizzata tre secoli prima della prima ascensione in pallone aerostatico.

* Perché non sono state mostrate fotografie dettagliate, confrontate con una carta geografica moderna? In alcune migliaia di anni qualsiasi territorio subisce alterazioni , per esempio occlusioni e spostamenti di corsi fluviali, frane e così via. Se esiste una corrispondenza parziale con il territorio attuale, le differenze dovrebbero essere riconducibili ad eventi geologici avvenuti tra la realizzazione della mappa e oggi, facilmente individuabili e databili sul terreno: questa sarebbe una prova convincente che si tratta di una mappa antica. Se non ci fossero differenze con il territorio attuale sarebbe evidente che si tratta di un maldestro falso moderno, perché una mappa antica non può non mostrare differenze col presente.

* Poiché si sostiene che si tratta di una mappa tridimensionale e che la rappresentazione è protetta da uno strato di porcellana spesso 2 mm , come è stato possibile misurare in profondità l' altezza dei vari strati con metodi non distruttivi, e con quale precisione?

* Perché usare i raggi X? Con una normale radiografia in trasmissione? Dopo 14 cm di pietra i dettagli di un sottile strato inciso non sono assolutamente distinguibili. Con l' emissione indotta di raggi X bombardando la lastra dal lato dello strato sottile? Anche il tal caso no si possono ricavare informazioni dettagliate su qualcosa che è sotto due millimetri di porcellana.

* Si dice che per realizzare le opere di ingegneria civile rappresentate nella mappa è stato mobilizzato un quadrilione di metri cubi di terra. Cosa è un quadrilione? Il termine esiste già nel sito russo, ma una rapida ricerca sul web mostra che il significato di "quadrilion" o di "quadrilione" sia in inglese che in italiano è ambiguo: si usa per indicare 1015, cioè un miliardo di milioni, oppure 1024, cioè un milione di milioni di milioni di milioni. L' uso di termini di difficile interpretazione e addirittura equivoci è assolutamente contrario ai principi della comunicazione scientifica che, per consentire a tutti il controllo dei risultati, fa della chiarezza uno dei suoi capisaldi; in questo caso comunque non ci sono dubbi: un volume di 1024 metri cubi è circa mille volte il volume della Terra, mentre 1015 metri cubi è "solo" equivalente alla superficie dell' Italia scavata per una profondità di tre chilometri...Ma la superficie rappresentata nella mappa è molto piu' piccola, e in base ad altre frasi del testo si può stimare in circa 20.000 km2, quindi per scavare un quadrilione di metri cubi di terra bisognava fare un buco brofondo 50 chilometri su tutta l' area rappresentata sulla mappa!

Piero Patteri - Fisico