Chiacchiere di fisica di Stefano Marcellini
A volte capita di vedere filmati di UFO veramente incredibili. Recentemente ne ho visto uno in cui un oggetto non identificato dalla forma tipica delle astronavi aliene (che somigliano tutte al lampadario che aveva mia nonna in cucina), si muove a zig-zag a velocità pazzesca, con improvvise inversioni di rotta, per poi arrestarsi di colpo per un paio di secondi e schizzare via da un fotogramma all’altro a velocità impossibile per qualunque oggetto umano. Il filmato, a vederlo, è molto veritiero e non sembra essere un trucco.
La reazione, anche per chi è scettico sull’ipotesi aliena, è innegabilmente: “ma che diavolo è questa cosa!”. Assumendo che non sia un trucco video, in molti casi non riusciamo proprio a trovare una spiegazione razionale, e il filmato di cui sto parlando non fa eccezione. E quindi potremmo concludere di trovarci di fronte a un video di un’astronave aliena, che sfrutta tecnologie inconcepibili per noi umani.
Oggi io vi voglio offrire un altro punto di vista, generalmente ignorato: valutare quei filmati in base alle leggi della fisica. Alla fisica di base, quella che si studia a scuola.
In fisica, tra le prime cose, si studiano i principi della dinamica. Tipo il primo principio: “un corpo persevera nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme a meno che non intervengano forze esterne... bla bla...” Avete presente? In quel caso subentra il secondo principio: una variazione della quantità di moto, e quindi della velocità, corrisponde sempre a una forza.
Questi due principi sono è il motivo per cui in macchina ci mettiamo la cintura, e usiamo l’airbag. Infatti va tutto bene finché l’auto procede a velocità costante, ma se poi inchiodiamo di colpo perché un tipo con la 127 si è immesso senza guardare, a quel punto, mentre freniamo l’auto, perseveriamo nel nostro stato di moto rettilineo uniforme, e se non c’è qualcosa a trattenerci ci spatacchiamo sul cruscotto o sul volante. E lo stesso accade se acceleriamo di colpo. Per quello c’è il poggiatesta, a proteggerci dal colpo di frusta. I principi della dinamica ci dicono che quando sterziamo, acceleriamo o freniamo, cioè variamo la nostra velocità rispetto a un moto rettilineo e uniforme, subentrano su di noi delle forze fittizie, che chiamiamo forze inerziali, che ci proiettano sul cruscotto, ci schiacciano sul sedile, ci fanno sbattere la testa sul finestrino di lato, etc.
Perfetto: adesso che abbiamo ripassato la fisica di base, riguardiamo il nostro filmato di ufo: cosa concludiamo? Concludiamo che gli alieni guidano da cani! Anzi, soltanto degli imbecilli epocali possono guidare in quel modo, con sterzate improvvise, inversioni di rotta in una frazione di secondo, che se provi a stimare le accelerazioni percepite da chi sta dentro l’astronave vengono fuori centinaia di g! Tanto per capirci, un pilota esperto sopporta dell’ordine di una decina di 10 per qualche secondo.
Con 20 o 30 g si muore per schiacciamento degli organi interni e fratture delle ossa. Questi invece scorrazzano per i cieli sottoponendosi a botte di 400 g ogni qualche secondo. E fossero almeno robusti, questi alieni! Macché! Gli ufologi li descrivono sempre con un collo filiforme e una capoccia gigantesca, che con una frenata di 400 g altro che colpo di frusta! Il business dei collari ortopedici è sicuramente l’aspetto trainante dell’economia, nel pianeta degli alieni!
Che poi pensate come ti riduce l’interno dell’astronave un cambio di direzione con 400 g di frenata! Tu stai quasi per finire il puzzle da 100 milioni di pezzi (per gli alieni è la versione base) che hai iniziato dalle parti di Epsilon Orionis, e quell’idiota del pilota, per stupire i terrestri, fa una manovra del genere e ti distrugge il lavoro di 1300 anni luce di viaggio. E non parliamo della cucina! “Ragazzi... il passato di verdure è in tavola!” e sempre quell’idiota del pilota ti fa una sterzata che ti ritrovi i pezzi di carota pure dentro il teletrasporto!
Per non parlare poi di quando si mettono a ruotare vorticosamente! Moto circolare uniforme: un corpo che si muove lungo una circonferenza di raggio – mettiamo – 10 metri (tipico dei dischi volanti) che fa – mettiamo – 5 giri al secondo (anche questo tipico dei dischi volanti), è sottoposto a un’accelerazione di circa 1000 g. Avranno delle indennità di missione pazzesche, per farsi dei viaggi intergalattici in queste condizioni, altrimenti non si spiega! Come se uno sul Freccia Rossa prenotasse il posto dentro una lavatrice in centrifuga.
E quindi adesso capiamo perché questi alieni attraversino la galassia per venire da noi, ma poi, una volta qui, non si facciano mai vedere. Gli ufologi dicono che non siamo pronti, che ancora è troppo presto per questo incontro. Niente di tutto ciò: gli alieni non si fanno vedere perché si vergognano! Vorrei vedere voi, dopo trentamila anni luce percorsi ruotando vorticosamente, a scendere la scaletta dell’astronave! Sai che figurone col comitato di accoglienza!