I nostri web-nauti si chiederanno:

“Come si è sviluppata l'alternativa tra corpuscolo e onda?”

1672
Isaac Newton rende ufficialmente pubblici i risultati della sua ricerca sulla scomposizione della luce ottenuta con un prisma, basandosi sull’ipotesi corpuscolare.
1815
Augustin Fresnel dimostra la teoria ondulatoria della luce, secondo cui si propagherebbe come un'onda. Per spiegare la propagazione ondulatoria della luce divenne necessario, in analogia con le onde in acqua e quelle sonore, pensare che dovesse esistere un mezzo, l’ “etere”, tramite cui le onde luminose si propagassero.
1853
Viene calcolata per la prima volta la velocità della luce nell'acqua dal francese Leon Foucault.
1887
Michelson e Morley dimostrano che la velocità della terra non influisce sulla velocità della luce.
1900

Max Planck sviluppa il concetto di quanto d'energia (fotone), che riporta al concetto di luce quale corpuscolo.

1905

Einstein pubblica la Teoria della relatività ristretta, in cui si dice tra l'altro che la velocità della luce è costante. Nello stesso anno pubblica un saggio sull'effetto fotoelettrico, in cui riprende il concetto di fotone introdotto da Planck per spiegare la relazione fra lunghezza d'onda e energia dei quanti di luce: più è alta la frequenza maggiore è l'energia del fotone.

1923

Un esperimento di Arthur Holly Compton (effetto Compton) dimostra l'esistenza dei fotoni, e conferma che la forma della luce è sia di onda che di particella: principio di complementarità.