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 Sono uno studente di Liceo scientifico e mi piacerebbe sapere quale tipo di studi bisogna affrontare per intraprendere la carriera di astronauta. (Damiano)

 

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In linea di principio chiunque può diventare astronauta. Occorre tuttavia superare delle prove molto selettive che tendono a evidenziare l’attitudine fisica e psichica. La perfetta conoscenza della lingua inglese è un requisito fondamentale come pure conoscenze nei settori tecnico-scientifici. Le prove di selezione tipicamente si svolgono in più giorni. Il primo giorno si compilano questionari a tempo di tipo attitudinale, cultura generale, concentrazione e comprensione della lingua inglese. Un colloquio con insegnanti in madre lingua inglese conclude le prove del primo giorno. Di solito meno del 10% dei candidati viene accettato per le prove successive che sono di tipo fisico e medico. Anche in questo caso c’è un ulteriore sfoltimento del numero dei candidati. Le ultime prove consistono nella valutazione dei titoli e dell’esperienza dei candidati e in colloqui di tipo tecnico e scientifico. Il numero di candidati che si presenta alle selezioni in risposta ai bandi dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) è in genere elevatissimo nonostante i rischi della professione dell’astronauta che purtroppo abbiamo riscontrato in ben due occasioni con lo Space Shuttle (Challenger e Columbia). L’utilizzo più immediato degli astronauti italiani è prevedibile sulla stazione spaziale internazionale (ISS) dove il loro compito sarà fondamentalmente quello di controllare gli impianti di sopravvivenza della stazione, montare nuovi esperimenti spediti dalla terra e controllarne il regolare funzionamento. Sul sito dell’Agenzia Spaziale Italiana  icona_linkesterno sono rintracciabili le biografie degli astronauti italiani icona_linkesterno: i componenti attuali del corpo degli astronauti italiani sono Umberto Guidoni, Roberto Vittori e Paolo Angelo Nespoli. Altri astronauti italiani sono stati: Franco Malerba (primo astronauta italiano che volò nel 1992 con lo Space Shuttle) e Maurizio Cheli (pilota collaudatore) .

Riportiamo ora alcuni consigli estratti dal sito dell’Agenzia Spaziale Italiana dedicati appunto a chi volesse provare a diventare astronauta.

“In conseguenza dell'evoluzione nelle attività spaziali, la figura dell'astronauta va gradualmente evolvendo: non sono più richieste, come ai primordi dell'era spaziale, caratteristiche da superuomo ma si stanno ormai delineando delle classi particolari, come i piloti della navetta o gli specialisti nell'operare la strumentazione scientifica, i cosiddetti specialisti di missione, con caratterizzazione più scientifico-ingegneristica. Questa evoluzione proseguirà, anche se ancora per qualche tempo la permanenza nello spazio sarà ridotta a un ristretto numero di individui. Tipicamente, un ragazzo o una ragazza di 15 anni che volessero diventare astronauti dovrebbero intraprendere una carriera universitaria di tipo scientifico (scienze matematiche, ingegneria, medicina o anche chimica) ottenendo un buon curruiculum studi, possibilmente con ottimi voti, magari caratterizzando il loro percorso di studi inserendo alcuni esami su tematiche spaziali. Dopo il percorso universitario dovrebbero sviluppare esperienze lavorative in realtà pubbliche o private che operano in questo settore, nella ricerca o nelle attività produttive, in ambito nazionale o internazionale. Una alternativa è quella di possedere il titolo di pilota collaudatore, differente dal pilota civile. Non meno importante è il profilo attitudinale dei candidati, che dovranno superare prove psico-attitudinali, mediche e di conoscenza fluida della lingua inglese, parlata e scritta, a livello internazionale.”

Chi scrive in passato ha partecipato ad una selezione per diventare astronauta, ma purtroppo è stato eliminato per una distrazione nelle prove di comprensione di inglese. Al nostro web-nauta facciamo quindi i migliori auguri per una splendida carriera!

Antonio Paolozzi – Ingegnere Areonautico