percorso extraterreIl percorso "L’Universo misterioso: la vita intelligente" descrive le due possibili opinioni sull’esistenza della vita extraterrestre: c’è, infatti, chi sostiene che, considerando i miliardi di miliardi di pianeti simili alla terra, è molto probabile che qualcuno sia abitato da forme intelligenti. Altri sostengono invece che l’assenza di segnali di vita extraterrestre sia la prova della sua assenza. Alcuni programmi internazionali (Seti, Darwin, Origin) scandagliando il cielo alla ricerca di segnali extraterrestri cercano di rispondere a questa domanda.

di Franco L. Fabbri e  Luigi Benussi

Questo è uno dei casi in cui il parere degli scienziati si divide tra due posizioni opposte inconciliabili.

Astrofisici e fisici sono d’accordo sul fatto che nell’Universo esistono miliardi e miliardi icona_pdf (Quark n.31) di pianeti con condizioni simili a quelle terrestri nelle quali quindi, in linea di principio, la vita potrebbe essersi sviluppata. Ma qui le strade si dividono. Da una parte i sostenitori della possibilità che esistano altre forme di vita “intelligente” simile alla nostra, dall’altra coloro che pensano che il grande numero di pianeti non basti a ritenere possibile e neppure probabile lo sviluppo delle vita, almeno come noi la intendiamo.

Partiamo da Enrico Fermi icona_biografia. In una famosa discussione sull’argomento, il grande scienziato italiano formulò quello che doveva prendere il nome di paradosso di Fermi. “Se ci sono extraterrestri dove sono? Se ci fossero dovrebbero essere qui”. Con questa frase Fermi rispondeva idealmente all'affermazione di Albert Einstein icona_biografia per cui "Se fossimo soli nell’Universo… ci sarebbe troppo spazio per nulla”.

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Il telescopio Hubble,
nello spazio a caccia di pianeti.

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In tempi più recenti, il noto astronomo e divulgatore Carl Sagan icona_biografia riteneva non solo possibile ma addirittura probabile la presenza di vita su altri pianeti (sito SETI icona_linkesterno).

Ernst Mayr icona_biografia, uno dei più grandi biologi contemporanei, non crede invece che ci siano forme di vita intelligenti su altri pianeti. Anche se il numero di pianeti candidati è così grande, egli sostiene infatti che, dal punto di vista biologico, le probabilità per lo sviluppo della vita si riducono moltissimo.

Insomma, si tratta di un argomento che divideva e ancora divide la scienza. Esistono comunque vari programmi scientifici volti alla ricerca di segnali di vita intelligente extraterrestre.