Minibiografia a cura di Franco Luigi Fabbri
(1904-2005) Nato nel maggio del 1904 a Kempton in Baviera, è stato attivo nella biologia per più di 70 anni ed ha ricevuto molti riconoscimenti per gli studi in questo campo: il "Crafoord Prize for Biology", il "Balzan Prize", e il "Japan Prize".
Mayr ha riflettuto e scritto molto riguardo a come avvenne l’evoluzione. Egli è meglio conosciuto per aver spiegato come si forma una nuova specie e come si adatta ai cambiamenti del suo ambiente. Mayr ha anche dato un notevole contributo allo studio degli uccelli, e alla storia e alla filosofia della biologia. Nel 1970 egli vinse la Medaglia Nazionale della Scienza, il più alto riconoscimento scientifico dato dal governo degli Stati Uniti. Nel 1995 la Biblioteca del Museo di Zoologia comparata, fu chiamata in suo onore.
Egli non pensa che l’evoluzione sia un grande piano naturale nel quale gli animali diventano sempre più complessi e intelligenti fino a raggiungere l’uomo che è in cima ai viventi. Piuttosto egli ritiene che l’uomo sia il fortuito risultato di una lunga serie di eventi casuali, ognuno dei quali avrebbe potuto portare ad un diverso risultato.
Mayr non crede quindi che ci siano forme di vita intelligenti sugli altri pianeti. Egli concorda col fatto che ci siano miliardi di altri pianeti nell’universo, ma ritiene la presenza della vita altamente improbabile.