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(1749 - 1827) Nacque a Beaumont-en-Auge, astronomo e matematico francese noto per avere utilizzato con successo la teoria della gravitazione di Newton allo scopo di spiegare il moto dei pianeti del sistema solare. Laplace studiò presso l'Accademia militare di Beaumont e nel 1767, grazie agli auspici di Jean-Baptiste d'Alembert, divenne professore di matematica all'Ecole Militaire di Parigi; nel 1785 divenne membro dell'Accademia delle Scienze, di cui fu presidente dal 1796.
Si dedicò principalmente all'analisi matematica del sistema di astronomia gravitazionale elaborata da Isaac Newton: Laplace dimostrò che il moto dei pianeti è stabile e che le perturbazioni prodotte dalla mutua influenza dei pianeti o da corpi estranei quali le comete sono solo temporanee. Tentò di spiegare, mediante una teoria razionale, l'origine del sistema solare nella sua ipotesi nebulare dell'evoluzione stellare.
Nel Trattato di meccanica celeste (5 voll., 1799-1825) ordinò sistematicamente le ricerche matematiche sulla gravitazione, mentre in Spiegazione del sistema del mondo (1796) espose brevemente la storia dell'astronomia. Egli si occupò anche di calcolo delle probabilità in Teoria analitica della probabilità (1812) e Saggio filosofico sulle probabilità (1814). Morì a Parigi nel 1827.