Biografia a cura della redazione di ScienzaPerTutti
Fino al 1930 lo studio delle particelle elementari venne svolto tramite i raggi cosmici usando emulsioni fotografiche o camere a nebbia nelle quali le particelle producevano tracce osservabili. I fisici non avevano alcuna possibilità di governare le collisioni generate dai raggi cosmici.
La prima macchina acceleratrice di particelle venne costruita in Inghilterra nel 1929 da John Cockroft e Ernest Walton. Due anni dopo un tipo di acceleratore di particelle più potente venne costruito nel 1931 da Van der Graft al MIT negli Stati Uniti. Ma fu Ernest Lawrence, a Berkeley in California, a fare il passo risolutivo che diede inizio ad una nuova era. Invece di fornire l'energia alle particelle, in un unico impulso utilizzando un elevato campo elettrico, come avveniva nei due tipi di macchine fino ad allora realizzate, Lawrence ebbe l'idea di accelerare le particelle tramite una serie di piccoli impulsi. Immaginate un' altalena: sarà certamente più facile e meno faticoso inviarla molto in alto con un serie di piccole spinte invece che con un' unica potente spinta!
Ovviamente l’esempio ha i suoi limiti e realizzare questo tipo di macchina non fu semplice ma Lawrence vi riuscì con successo combinando gli effetti di campi elettrici e campi magnetici. La sua prima macchina si poteva tenere in una mano e accelerava le particelle a 8 Mev. La più potente macchina acceleratrice attuale ha una circonferenza di 27 Km e fornisce energie un miliardo di volte maggiore!!! Lawrence ricevette il premio Nobel nel 1939. Nel 1951 anche John Cockroft e Ernest Walton ricevettero, sia pur tardivamente il premio Nobel.