Approfondimento a cura di Alba Chiara De Vitis

 Negli ultimi decenni una nuova teoria si è spinta oltre questi limiti, ipotizzando l’esistenza di oggetti infinitamente piccoli, ingredienti veramente fondamentali della natura: piccole cordicelle vibranti… E così il viaggio continua… nel mondo delle stringhe!

Pensate di trovarvi in una stanza buia e di sentir tante melodie diverse: se non foste grandi esperti di musica concludereste che ogni melodia è prodotta da un "qualcosa" di diverso. E se accendendo la luce vi trovaste di fronte ad un'orchestra di sole arpe? Cosa pensereste? Che in realtà le diverse melodie erano legate ai diversi modi di vibrazione delle corde... allo stesso modo i teorici delle "stringhe" hanno "acceso la luce" sul modello standard. Alla base di tutto ciò che ci circonda vi sono minuscole cordicelle chiuse o aperte, che vibrano, vibrano in continuazione... Anche noi siamo ciechi alla vera natura delle stringhe: sono così piccole che non riusciremmo mai a vederne l'estensione: Le dimensioni medie di una stringa sono dell'ordine della grandezza di Planck 10-33 cm mentre noi nelle migliori condizioni riusciamo ad arrivare a 10-18 m! Ma le possiamo "sentire"... E' come se "suonassero" le caratteristiche di ogni particella OGNI MODO DI VIBRAZIONE DI UNA STRINGA DETERMINA LA MASSA E LE CARICHE DI GAUGE ( colore, sapore, carica elettrica...) DELLE DIVERSE PARTICELLE che in questo senso possono esser considerate come diverse manifestazioni di un'unica unità fondamentale...