Approfondimento di Piero Patteri
"Ere geologiche' sono le suddivisioni del tempo passato dalla formazione del nostro pianeta ~ 4.5 miliardi di anni or sono fino ad oggi. E' un' espressione usato spesso in modo approssimativo, ma nelle scienze specialistiche (geologia e paleontologia) i significati degli innumerevoli termini sono piuttosto precisi, cosi' come gli intervalli temporali a cui si riferiscono. La caratterizzazione delle ere e la definizione della loro estensione temporale si basa tradizionalmente su reperti geologici e fossili, e piu' recentemente su tecniche di datazione radiometrica o paleomagnetica. E' evidente che queste caratterizzazioni possono essere sempre piu' precise e dettagliate mano a mano che ci si avvicina al tempo presente grazie alla maggiore quantita' di reperti pervenuti fino a noi.figura 1 http://www.sma.unibo.it/erbario/c41.html
La vita, nelle sue forme piu' elementari, quali batteri e alghe, e' apparsa molto presto sulla Terra: la sua evoluzione, e gli eventi catastrofici su scala planetaria che hanno causato massicce estinzioni, hanno segnato le scansioni fondamentali del tempo della Terra. Senza dettagliare tutti gli intervalli temporali che sono riportati nella figura 1, si possono indicare i seguenti passaggi come cruciali:
4.6 - 3.6 miliardi di anni fa: la Terra si forma nella sua orbita attuale insieme alla Luna, e inizia a raffreddarsi cominciando a formare, dopo centinaia di milioni di anni, una crosta solida, in gran parte coperta dall' acqua.
3.6 - 0.59 miliardi di anni fa: appaiono le prime forme di vita , costituita da cellule procariote (senza nucleo). La varieta' degli organismi viventi aumenta, e circa a meta' di questo periodo appaiono le cellule eucariote(cellule con vero nucleo) , probabilmente evoluzione di simbiosi interna, cioe' di convivenza l' una dentra l' altra, di cellule diverse. La presenza del nucleo permette la riproduzione con scambio di materiale genetico tra cellule diverse, e questo aumente enormemente la variabilita' cellulare, favorendo in tal modo anche la specializzazione delle cellule dello stesso organismo per svolgere diverse funzioni. Il ritmo dell'evoluzione viene accelerato, ed appaiono organismi sempre piu' complessi; il limite a questo processo e' dato dalla necessita' di disporre di quantita' crescenti di energia. I meccanismi cellulari di produzione, immagazzinamento e trasportro dell'energia per tutto l' organismo devono diventare piu' efficienti, ma l' atmosfera piu' povera di ossigeno rispetto a quella attuale non e' in grado di sostenere questo sviluppo.
590 - 250 milioni di anni fa: la composizione dell' atmosfera cambia, arricchendosi di ossigeno e diventando simile a quella attuale. Questo cambiamento potrebbe essere dovuto sia alla diffusione di alghe, che immettono ossigeno nell' atmosfera attraverso la funzione clorofilliana, sia alla fine di un lungo periodo di intensa attivita' vulcanica, che aveva immesso nell' atmosfera gas che catturavano l' ossigeno. L' inizio di questo periodo vide una straordinaria varieta' e diffusione di forme di vita (radiazione di Ediakara). La conclusione del periodo corrisponde invece alla maggiore estinzione di massa, in cui scomparvero circa il 95% delle specie esistenti.
250 - 65 milioni di anni fa: È l' era dei dinosauri, e anche quella in cui i movimenti della crosta terrestre emergente dagli oceani portarono alla formazione di un unico supercontinente (Pangea) circa 200 milioni di anni fa, e successivamente alla sua frantumazione negli attuali blocchi continentali. L' era dei dinosauri ebbe improvvisamente fine 65 milioni di anni fa, lasciando lo spazio per l' affermazione dei mammiferi. A meta' di questo periodo comparvero le prime piante dotate di fiori (http://www.nationalgeographic.it... )
65 - 0.1 milioni di anni: È l' era dei mammiferi e dei progenitori dell' Homo sapiens. Nell' emisfero boreale, dove le placche continentali stanno disponendosi nella posizione attuale, si alternano periodi glaciali e tropicali determinando sia l' evoluzione che i movimenti migratori di specie che sono sempre piu' vicine a quelle attuali. A partire da circa 4 milioni di anni fa, quando compaiono i piu' diretti antenati dell' uomo, la datazione è spesso basata sulla tipologia di manufatti rinvenuti in associazione a fossili di ominidi, in altre parole inizia una cronologia della cultura "umana". Questo causa una apparente contraddizione quando si confronti la datazione culturale con quella oggettiva, ricavata da dati stratigrafici o radiochimici. Questa discrepanza e' dovuta al fatto che gruppi di ominidi si spostavano verso nord, popolando le aree liberate dai ghiacci in ritirata e portandovi le tecniche di lavorazione di cui erano in possesso, senza riuscire a progredire nella fase di migrazione. I gruppi che rimanevano stanziali nelle aree gia' popolate riuscivano a migliorare le loro tecniche di lavorazione della pietra e dell' osso, ed appaiono piu' evoluti dei contemporanei 'parenti' migrati verso nord. 10000 anni fa - oggi: e' il periodo della comparsa e poi dell' affermazione dell' Homo sapiens, circa 35000 anni fa, in seguito alla scomparsa dell ' Homo neanderthalensis e delle altre specie di Homo di cui e' stato contemporaneo. Le relazioni tra l' Homo sapiens e i suoi contemporanei e' uno dei temi piu' dibattuti dell' attuale paleoantropologia.
Figura 2 : Suddivisione in ere geologiche della storia della Terra da http://www.sma.unibo.it/erbario/c41.html - http://www.sma.unibo.it/mm/tabella3.jpg
Figura 3 : Filogenesi dell' Homo sapiens da http://it.wikipedia.org/wiki/Hominidae - http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f8/Hominidae_filogenia.png
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