Il percorso “Archivi di ghiaccio” racconta come, analizzando i contenuti chimici del ghiaccio nel corso di perforazioni antartiche, gli scienziati sono riusciti a ricostruire le oscillazioni del clima tra fasi calde e fredde fino a più di 400.000 anni fa. Durante la sua formazione, infatti, il ghiaccio intrappola polveri, gas e sostanze chimiche presenti in atmosfera. Uno dei problemi è quello di assegnare l’età giusta ad ogni strato di ghiaccio. Tale datazione viene effettuata mediante misure di radioattività naturale, in cui vengono raccolte informazioni sui cambiamenti climatici nelle varie epoche, fino a quella attuale.
Il clima della terra ha sempre oscillato tra fasi calde e fredde.
I grandi ghiacciai sono tra i principali archivi di tali oscillazioni. Analizzando i contenuti chimici del ghiaccio, nel corso di perforazioni antartiche (Polo Sud) che si sono spinte fino ad oltre 3000 metri di profondit à, gli scienziati sono riusciti a ricostruire le oscillazioni del clima fino a più di 400.000 anni fa . Attualmente siamo in una fase calda del clima terrestre. E' molto probabile che oltre alle cause naturali si sia aggiunto, negli ultimi secoli, un contributo dovuto all'azione dell'uomo. La questione è di estremo interesse, anche per le sue implicazioni di natura sociale ed economica, e in tutto il mondo scienziati di varie discipline stanno studiando il fenomeno. Da alcuni anni anche la fisica nucleare ha iniziato ad occuparsi di questo importante problema, soprattutto per quanto riguarda gli effetti dell'azione antropica.