Come si spiega che alcuni fotoni in presenza di un campo magnetico vengono assorbiti scaricando la loro energia, mentre altri deviano? (Bruno O.)
A differenza delle particelle cariche - elettroni , protoni , mesoni carichi etc. – i fotoni e le altre particelle neutre non deviano in un campo magnetico o in un campo elettrico.
Tuttavia, come previsto dalla teoria della Relatività Generale di Einstein , deviano, sia pure debolmente, in un campo gravitazionale. Ed è stata proprio la misura di questa deviazione, annunciata nel 1919 ad una riunione congiunta della Royal Society e la Royal Astronomical Society, a costituire la prima verifica sperimentale della validità della teoria della Relatività Generale di Einstein . La notizia venne pubblicata il giorno dopo con grande risalto dal Times di Londra e ripresa il giorno successivo con lo stesso risalto dal New York Times e fece di colpo di Albert Einstein, una celebrità mondiale. Essa ebbe un grande significato politico. Il fatto che, ad un anno appena dalla fine della prima guerra mondiale con il suo strascico di odi e rancori, le due più prestigiose società scientifiche inglesi si fossero impegnate nella verifica della teoria di un ancora oscuro professore tedesco che lavorava a Berlino, costituì una prova che la scienza non conosceva barriere. La Germania, ansiosa allora di ricostruire la sua immagine internazionale, sfruttò la celebrità di questo suo scienziato incoraggiando, tramite il suo Ministero degli Esteri, le sue missioni all’estero. Come sappiamo tutto questo finì con l’avvento al potere di Hitler e l’inizio dell’antisemitismo di stato. Ironicamente anche la verifica sperimentale della sua teoria non valse ad Einstein l’assegnazione del premio Nobel che gli fu concesso tre anni dopo per la spiegazione dell’ effetto fotoelettrico da lui pubblicata nel 1905 (il 1905 è considerato l’annus mirabilis di Albert Einstein: nel centesimo anniversario di questa data in tutto il mondo è stato festeggiato l’Anno Mondiale della Fisica ). Il fotone non ha carica elettrica e quindi, nell’elettrodinamica classica il fotone non interagisce con il campo elettromagnetico .
Dal punto di vista dell’elettrodinamica quantistica - QED Quantum Electro Dynamics [322] - tuttavia esiste una piccolissima interazione tra un fotone ed un campo. Infatti la QED prevede l’interazione tra due fotoni mediante la creazione virtuale di una coppia di particella ed antiparticella .
Diagramma di Feynman , che rappresenta l' interazione tra due fotoni, mediante creazione di una coppia virtuale elettrone-positrone.
La coppia elettrone-positrone viene creata e distrutta allo stesso tempo in quanto la sua esistenza reale violerebbe il principio della conservazione dell’energia e della quantità di moto: principio sacro della fisica ancor oggi. Siccome un campo magnetico (od elettrico) si può considerare composto da fotoni allora un fotone può interagire con i fotoni di questo campo. Tuttavia l’effetto è molto piccolo e non rivelabile per campi elettrici o magnetici che non siano estremamente elevati.
Carlo Schaerf – Fisico
revisione di G. Chiarelli marzo 2020