La coesione vera o efficace di un materiale si ottiene determinando la sua resistenza in condizioni di pressioni interstiziali nulle o di tensioni normali efficaci nulle. In alcuni materiali quali lo zucchero e la sabbia ad esempio, la coesione è nulla, tanto che si possono versare come liquidi. In materiali a granulametria più sottile di quelle dei materiali cui si è fatto sopra riferimento, come ad esempio l'argilla, la farina o il cemento asciutto non si può dire che vi sia completa assenza di coesione, infatti, comprimendo un pò questi materiali (anche con le sole mani) raggiungono una certa consistenza. Questi materiali, con queste caratteristiche granulometriche, hanno un valore elevato della superficie specifica. In materiali a grana fine le pressioni interstiziali si annullano in acqua. Una prova che si può fare per vedere il diverso comportamento di campioni d’argilla è quella di porre argilla con diverse coesione efficace in forma di cilindro in tre contenitori pieni d'acqua. Annullandosi le pressioni interstiziali, se il materiale ha coesione efficace nulla, il campione perde la sua forma cilindrica formando un cono, se la coesione è positiva il campione resta cilindrico, se la coesione è negativa il cilindro rimane tale ma l'acqua s’intorpidisce. La coesione efficace dei terreni, tuttavia, non viene comunemente misurata in laboratorio con prove di tipo convenzionale, a causa dei valori che sono troppo piccoli (qualche kilopascal ) per essere misurati con una certa attendibilità. I nostri web-nauti possono trovare riposte alle domande più specifiche in un testo di geotecnica quale ad esempio: John Atkinson Geotecnica : meccanica delle terre e fondazioni McGraw - Hill
Giovanna Saviano – Geologo
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