a cura di Paolo Lenisa

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l Taumatropio

I Taumatropi dai primi anni del 1800 furono forse i primi giocattoli ottici a suggerire all’uomo quanto intriganti potessero essere le immagini in movimento. Nel 1825, un medico londinese di nome John Ayston produsse a Parigi una serie di sei carte, confezionate in un contenitore tondo e vendute con l'etichetta Divertimento Taumatropico. La didascalia esplicitava lo scopo didattico e scientifico dell’oggetto: "A illustrare il paradosso di vedere un oggetto che è fuori dalla vista e dimostrare la facoltà della retina dell'occhio di mantenere l'impressione di un oggetto dopo la sua scomparsa". Quello che il dottor Paris stava cercando di dimostrare era la teoria della persistenza della visione che spiegava come oggetti o figure in una sequenza di fotografie statiche apparissero in movimento se la sequenza veniva osservata ad alta velocità. L'occhio infatti conserva un’immagine per un breve periodo di tempo tale da colmare il periodo tra questa e quella rivelata successivamente. 

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Lo Zeotropio ed il Prassinoscopio

Lo Zeotropio, inventato nel 1834, è un giocattolo ottico a forma di tamburo con all’interno una serie di disegni che danno l’impressone di muoversi. Il tamburo poggia su una base sulla quale può ruotare. Ai suoi lati sono presenti delle fenditure ad intervalli regolari. I disegni, il cui numero è pari a quello delle fenditure, sono stampati su di una striscia di carta che si trova all'interno del tamburo. Questi disegni differiscono solo leggermente tra loro e seguono una sequenza logica. Il tamburo è posto in rotazione e lo spettatore guarda le immagini che, attraverso le fessure, sembrano muoversi. Lo Zeotropio è un giocattolo ottico che può essere goduto da più persone allo stesso tempo

 

Il Prassinoscopio, inventato nel 1877, è simile allo Zoetropio, ma le immagini sono viste riflesse in uno specchio. Questo fa apparire il movimento più dolce. 

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Le lanterne magiche

ima18L’uomo ha utilizzato la luce per proiettare forme per centinaia di anni. Sono sufficienti una fonte di luce, qualcosa da metterci di fronte ed un muro bianco o od uno schermo. Le prime proiezioni furono semplici ombre sul muro utilizzando la luce del fuoco. Le lanterne magiche furono i primi dispositivi appositamente realizzati per produrre questo effetto e furono introdotti nel XVII secolo.Il loro uso è rimasto limitato per quasi duecento anni. Ciò per tre ragioni principali. Innanzitutto i praticanti volevano presentarla come una segreta arte magica; secondariamente, le prime diapositive erano poco pratiche: erano grandi con cornici in legno e dovevano essere dipinte a mano; infine, le prime fonti di luce non erano molto luminose. Candele e lampade ad olio producevano una luce molto debole e si dovette attendere l'introduzione dell’elettricità perché la proiezione diventasse efficiente. Le lanterne magiche divennero popolare nell’età vittoriana. Le presentazioni erano utilizzate sia per educare che per divertire ed andavano dalla storia di Peter Pan alle illustrazioni sui pericoli dell’alcool. Con l'avvento della pellicola di celluloide, all'inizio del XX secolo, molte lanterne sono state adattate a proiettare pellicole pur mantenendo la capacità di mostrare diapositive. Più tardi, il posto delle lanterne magiche fu preso da cinematografi e proiettori.