Concorso SxT "Il Tempo"

approfondimento a cura di Paolo Lenisa

 

approfondimento sxt 2016 4

 

Una delle domande che gli scienziati moderni si pongono è se la percezione del tempo come un flusso continuo e regolare sia corretta anche dal punto di vista fisico. La meccanica quantistica afferma che a livello microscopico l’energia non viene scambiata in modo continuo, ma in “quanti” discreti. E’ lecito chiedersi se esista un limite discreto anche alle variazioni di tempo. Questo è stato verificato sperimentalmente attraverso sofisticate apparecchiature, che tramite l’utilizzo di laser impulsati, sono in grado di seguire l’evoluzione di una reazione chimica in frazioni di secondo. Il limite sondato attraverso questo metodo è attualmente quello di un “femtosecondo” (10-15 s cioè un milionesimo di un miliardesimo di secondo) e non vi è alcuna indicazione che il tempo scorra in passi discreti. Scendendo di quasi 30 ordini di grandezza il più piccolo intervallo di tempo ad avere significato nel quadro delle leggi della fisica attuale, è il cosiddetto “Tempo di Planck” che corrisponde a 10-43 secondi. Al di sotto di questo limite, le leggi della meccanica quantistica e della relatività generale non sono più valide e lo spazio ed il tempo diventano concetti indefiniti. Ciò significa che andando a ritroso nel tempo, siamo in grado di descrivere come l'universo sia venuto all'esistenza da quando aveva un’età di 10-43 secondi in poi. La formulazione di una teoria quantistica della gravitazione rappresenta forse la sfida più difficile ed affascinante della fisica teorica contemporanea. Solo quando disporremo di una tale teoria saremo forse in grado di capire che senso abbia chiedersi cosa ci fosse prima del Big Bang.