giuseppe occhialini, immagine public domain https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Occhialini.jpg

Biografia a cura di Silvia Calabrese

Giuseppe Paolo Stanislao Occhialini, detto Beppo - (Fossombrone 1907 - Parigi 1993) è stato un illustre fisico italiano.

Figlio del fisico Augusto Raffaele Occhialini, Giuseppe si laurea a Firenze nel 1929 discutendo una tesi sui raggi cosmici e traendo grandi insegnamenti da Antonio Garbasso, Bruno Rossi, Gilberto Bernardini ed Enrico Persico. Dopo la laurea Occhialini parte per Cambridge con una borsa del Consiglio Nazionale delle Ricerche. All’età di 24 anni, sotto la guida di Patrick MS Blackett presso il Cavendish Laboratory di Cambridge (diretto all’epoca da lord Ernest Rutherford), collabora alla scoperta del positrone - la particella di antimateria prevista dalla teoria quantistica dell’elettromagnetismo di Paul Dirac - esponendo ai raggi cosmici una camera a nebbia di Wilson e corredandola di un circuito di coincidenze messo a punto da lui stesso. Nel 1934 ritorna a Firenze ma il clima creato dal regime fascista è assai ostile. Nel 1937 decide quindi di partire per il Brasile e lavora all’Università di San Paolo ma a causa dell’imminente conflitto mondiale nel 1944 lascia il Brasile e torna in Inghilterra. A Bristol, presso il Wills Laboratory, insieme a Cecil Powell e Cesar Lattes, riprende gli studi sui raggi cosmici utilizzando particolari emulsioni fotografiche e insieme scoprono il mesone π, detto anche pione o particella di Yukawa. Nel 1948 e nel 1950 Blackett e Powell ricevettero il premio Nobel per le loro scoperte e Occhialini coprotagonista di entrambe le scoperte non fu premiato. Questa anomalia nelle attribuzioni Nobel, anche se tanti poi furono gli attestati e gli onori attribuiti a Occhialini, è ben sintetizzata in un famoso brindisi che Bruno Pontecorvo fece a un tavolo di fisici: “Io brindo non a Beppo, ma a tutti noi: che si abbia la possibilità di collaborare con lui, è un modo praticamente sicuro di vincere un premio Nobel”. Successivamente Occhialini si trasferisce a Bruxelles e poi in Italia dove insega prima a Genova nel 1950 e poi a Milano nel 1952 dove fonda il Laboratorio di fisica cosmica e tecnologie relative del CNR e la Sezione astrofisica del Dipartimento di Fisica. Crea così una scuola che è protagonista nella ricerca dei raggi cosmici negli anni ’50 e poi protagonista della ricerca in astrofisica. Tra gli anni ‘50 e ‘60 con l’introduzione dei grandi acceleratori, come il Cosmotron di Brookhaven e il Syncrocyclotron di Ginevra, Occhialini assiste al passaggio dalla “little science” alla “big science” .

L’anno 1959 segna per Occhialini il passaggio dalle ricerche sui raggi cosmici alla fisica dello spazio dove si impegna nella costruzione di una rete europea per la realizzazione di validi progetti di ricerca scientifica spaziale.

Il primo grande successo europeo nell’astrofisica delle alte energie fu raggiunto con il satellite COS-B nel 1975, che permise di tracciare la prima mappa dettagliata della galassia e di ottenere il primo catalogo di sorgenti discrete nell’intervallo di alcune centinaia di MeV. Con COS-B Occhialini dimostrò che era possibile e conveniente costruire una rete sovranazionale di collaborazioni. Diede così un contributo decisivo alla fondazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e all’Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Morì a Parigi il 30 dicembre 1993.

Nel corso della carriera fu insignito dei premi Sella (1934), Vallauri (1935), Einaudi (1949), Charles Vernon Boys Prize (1951), Feltrinelli (1955), Wolf Prize (1979), e fu dichiarato dottore honoris causa dalle Università di Bruxelles (1949) e Bristol (1959). Fu inoltre socio nazionale dell’Accademia dei Lincei (1957) e membro dell’Accademia nazionale delle scienze detta dei XL (1972).

Alcune curiosità

Il satellite SAX, il primo satellite italiano per lo studio dei raggi gamma, è stato rinominato Beppo-SAX dal suo soprannome "Beppo". E`dedicata a lui un asteroide, 20081 Occhialini. Nel 2004 è stata creata dal Prof. Antonio Vitale, professore ordinario di Fisica all'Università di Bologna, la "Fondazione Giuseppe Occhialini" con sede a Fossombrone, città natale di Giuseppe Occhialini. La Fondazione ha come obiettivo la divulgazione della fisica sin dalle scuole superiori, ed è attiva soprattutto nella provincia di Pesaro-Urbino, dove ogni anno si tiene un corso con l'assegnazione di borse di studio per gli studenti più meritevoli.