Biografia estratta da http://www.lalimonaia.pisa.it
(1913 – 1993) Bruno Ponecorvo nasce a Pisa il 22 agosto del 1913, dove frequenta il Liceo classico Galileo Galilei. Dopo il liceo, sempre a Pisa, si iscrive alla facoltà di Ingegneria. Pur ottenendo ottimi risultati negli studi di ingegneria decide di cambiare il suo corso di studi e di iscriversi a Roma a fisica dove viene ammesso al terzo anno. La sua aspirazione precipua è quella di dedicarsi alla ricerca sperimentale. Dal 1931 al 1936 fa parte del gruppo di Enrico Fermi. Si laurea nel 1933 a 20 anni e, in seguito, collabora alla scoperta dei "neutroni lenti" con il gruppo di via Panisperna. Grazie a una borsa di studio ottenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione, nel 1936 si reca a Parigi all'Istituto del Radio. A Parigi stringe rapporti di amicizia con i coniugi Joliot-Curie e molti altri scienziati. Nel 1940 la Francia è occupata dai Tedeschi e Bruno, di origine ebrea, è costretto a fuggire con la sua famiglia attraverso Spagna e Portogallo, e infine a New-York.
Giunto negli Stati Uniti lavora prima in una in società dell'Oklahoma per le ricerche di campi di petrolio mediante carotaggio neutronico e, in seguito, in Canada come capo progetto all'avviamento di un reattore nucleare. In Canada inizia la ricerca della fisica delle particelle elementari che proseguirà in Russia. Nell'autunno del 1950, dopo un periodo trascorso ad Harwell in Gran Bretagna presso il Centro di Ricerche Nucleari, arriva a Dubna in Russia dove scopre e studia la produzione dei mesoni-p neutri nello scontro dei neutroni con i protoni e nello scontro dei neutroni con differenti nuclei atomici. Per questa ricerca, nel 1953, gli viene assegnato il Premio di Stato. Nel 1961 tre scienziati americani trovano la conferma all'ipotesi scientifica avanzata da Pontecorvo e sono insigniti del premio Nobel. Durante un seminario espone la sua teoria sulla possibilità di trasformare un tipo di neutrino in un altro, tramite oscillazione.
Su questo problema lavora per tanti anni con il professor Bilenky, in seguito insignito del "premio Pontecorvo". Anche oggi continuano le ricerche sulle idee di Bruno Pontecorvo. Un impianto di ricerca si trova in una galleria sotto il Gran Sasso e appartiene all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Italiano. Pontecorvo insegna all'Università Statale di Mosca fino al 1991, detenendo la cattedra di Fisica delle particelle elementari. In Russia riceve ampi riconoscimenti: Eletto Membro permanente dell'Accademia delle Scienze dell'URSS, nel 1963 riceve il premio Lenin per un ciclo di lavori sulla Fisica delle interazioni deboli.
E' nominato Accademico all'Accademia dei Lincei e Dottore Honoris Causa delle Università di Budapest e di Ferrara. Nel 1978, dopo ventotto anni di assenza, torna in Italia per qualche giorno in occasione del settantesimo anniversario di Amaldi. Con grande emozione torna nello studio di Enrico Fermi e di Edoardo Amaldi. Torna in Italia in altre occasioni ma continua a vivere in Russia dove muore nel 1993.