Biografia di Danilo Domenici
1968 Premio Nobel per la Fisica
Luis Walter Alvarez nacque a San Francisco il 13 giugno 1911. Studiò all’Università di Chicago, dove conseguì il dottorato di ricerca in fisica nel 1936. Divenne poi ricercatore del Lawrence Berkeley National Laboratory dell’Università della California, dove rimase per tutta la vita. Durante la guerra lavorò anche per il Radiation Laboratory del Massachusetts Institute of Technology, per il Metallurgical Laboratory dell’Università di Chicago e per il progetto Manhattan a Los Alamos.
Nella prima parte della sua carriera si occupò dello studio dei raggi cosmici, scoprendo il cosiddetto “Effetto Est-Ovest”, fenomeno causato dal campo magnetico terrestre che devia le particelle che compongono i raggi cosmici in modo che siano più abbondanti quelle che raggiungono la superficie provenienti da ovest.
Si occupò per molti anni di fisica nucleare. Nel 1937 fornì la prima dimostrazione sperimentale della cattura elettronica K dei nuclei, un processo di interazione debole consistente nella cattura da parte del nucleo di un elettrone dell’orbitale più interno (noto come livello K) e della conseguente trasformazione di un protone in un neutrone. Successivamente ideò un metodo per produrre fasci di neutroni molto lenti, che portò alla prima misura del momento magnetico del neutrone, insieme a Felix Bloch. Poco prima che scoppiasse la seconda guerra mondiale, insieme a Robert Cornog scoprì la radioattività del trizio (l’isotopo 3 dell’idrogeno) e dimostrò che l’isotopo elio-3 è un componente stabile dell’elio. Durante la guerra fu responsabile di tre progetti di sviluppo di sistemi radar al M.I.T., mentre a Los Alamos sviluppò i detonatori della bomba al plutonio.
Dopo la guerra tornò a lavorare a Berkeley, dove fu il responsabile della costruzione dell’acceleratore lineare di protoni da 40 piedi, e cominciò a dedicarsi alla fisica delle particelle con gli acceleratori. Si concentrò sullo sviluppo di una grande camera a bolle a idrogeno liquido per il Bevatrone da 6 GeV di energia di Berkeley, grazie ai quali rivelò l’esistenza di molte nuove particelle note come “risonanze”. Per questo fu insignito del premio Nobel per la fisica nel 1968.
Alla fine degli anni ‘70 divenne molto popolare per aver proposto una soluzione all’estinzione dei dinosauri. Suo figlio Walter Alvarez, archeologo, aveva scoperto in una gola fluviale vicino Gubbio, uno strato di argilla contenente un’eccezionale quantità di iridio, elemento molto raro nella crosta terrestre. Luis propose che quell’iridio avesse origine extraterrestre e che fosse arrivato sulla Terra con un grande asteroide. Successivamente l’anomala abbondanza di iridio fu rinvenuta in molti altri siti, sempre in strati di argilla con un’età di circa 65 milioni di anni. La conclusione fu che in quell’epoca un grande meteorite colpì la Terra causando la grande estinzione di massa del Cretaceo.
Luis Alvarez morì a Berkeley il 1 settembre 1988.