(1865 - 1940) Pierre Ernest Weiss (Mulhouse 1865 - Lione 1940) fisico francese, proseguendo gli studi di Paul Langevin studiò con grande dettaglio le caratteristiche magnetiche di vari materiali elaborando, prima dell’avvento della fisica quantistica, una teoria fenomenologia sul fenomeno del ferro-magnetisimo. Weiss formulò l’ipotesi del cosiddetto campo magnetico molecolare. L’ipotesi di Weiss era che all’interno di alcuni materiali (nel ferro ad esempio), in regioni di estensione inferiori al millimetro, si formassero naturalmente zonemagnetizzate, nelle quali cioè i momenti magnetici degli atomi costituenti, si allineassero spontaneamente. In condizioni normali il materiale non presenta alcuna caratteristica magnetica poiché le varie zone sono disposte in modo casuale una rispetto all’altra e il campo magnetico risultante a distanze macroscopiche è nullo. Queste regioni però, se il materiale è inserito in un campo magnetico, si estendono gradualmente e il materiale si magnetizza fortemente rimanendo poi magnetizzato anche quando viene allontanato dal campo magnetico. La descrizione qualitativa di Weiss consentiva anche di spiegare come mai fosse possibile smagnetizzare il materiale riscaldandolo. L’agitazione termica avrebbe infatti provocato una riduzione progressiva delle regioni di Weiss tornando alla situazione di partenza. La temperatura al di sopra della quale un materiale si smagnetizza completamente è detta temperatura di Curie (dal nome del fisico francese Pierre Curie che studiò questo comportamento alla fine dell’800). Per il ferro metallico la temperatura di Curie è di circa 770 gradi Celsuis . Fu necessario attendere l’avvento del modello di Bohr dell’atomo (1920), la dimostrazione dell’esistenza dello spin dell’elettrone dovuta ai fisici Gorge Goudsmit e Uhlenbeck (1925), e la formulazione della meccanica quantistica di Werner Heisenberg , per arrivare ad una spiegazione completa, teoricamente soddisfacente del comportamento dei domini di Weiss.
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