di Gino Isidori
Negli istanti successivi al Big Bang il processo di annichilazione fra particelle e antiparticelle portò alla completa scomparsa dell'antimateria, ma sorprendentemente una piccolissima quantità di materia sopravvisse.
In base allo studio della radiazione di fondo, si è dedotto che meno di una parte su un miliardo delle particelle presenti nei primi istanti, sopravvisse all'annichilazione con l'antimateria. Nei miliardi di anni successivi, questo piccolo residuo di materia ha formato tutti i corpi presenti nello spazio, dalle stelle alla Terra con tutto ciò che vi è sopra, compresa la specie umana.
Il successo della materia rispetto all'antimateria è dunque testimoniato dalla nostra stessa esistenza: ma perché la materia ha prevalso? e perché è sopravvissuta così poca antimateria?
Per cercare di capire cosa sia accaduto nei primi istanti di vita del nostro Universo, i fisici delle particelle cercano oggi di riprodurre le condizioni primordiali facendo scontrare fra loro particelle altamente energetiche. Una delle spiegazioni più accreditate è che materia ed antimateria fossero presenti in origine in quantità uguali. L'eccesso della prima si sarebbe creato perché le due forme di materia hanno comportamenti leggermente diversi, tali da rompere l'originaria simmetria del sistema.