Il momento della forza F rispetto al punto O è un vettore con valore uguale al prodotto di F per il braccio b (distanza della forza da O), direzione perpendicolare al piano contenente F ed O, verso fornito dal pollice quando le altre dita della mano destra indicano il senso di rotazione di F attorno a O. Per esempio se F e O appartengono al piano (x,y) di un sistema di assi cartesiani ortogonali come in fig.1, il momento vale M = F b ed è parallelo e concorde all’asse z.
Il momento Ma rispetto ad un asse “a” passante per O è invece uno scalare , rappresentato dal valore della proiezione ortogonale di M nella direzione di "a", preso con segno positivo o negativo secondo che la componente sia concorde o discorde al verso di a (fig.1). Allora i momenti polari e assiali sono concetti diversi, essendo i secondi i valori relativi delle componenti dei primi in una data direzione.
Cominciamo con l’osservare che la forza F si può scomporre in una componente F2 parallela ad a e in un'altra F1 giacente in un piano ortogonale ad a (fig.2).
Il momento M2 di F2 , rispetto a un qualsiasi punto P di a è sempre perpendicolare ad a. Dunque la proiezione ortogonale di M2 su a è nulla e cioè la componente assiale di M2 è sempre zero.
Pertanto per calcolare il momento assiale di F rispetto a P, possiamo sopprimere la componente F2. Il momento di F1 rispetto a P è M1=F1SP (fig.3), perciò la sua componente nella direzione a ha il modulo M1 cos r = F1 SP cos r = F1 SQ. Questa quantità è l’intensità del momento di F1 rispetto a Q. Se ne conclude che il momento assiale rispetto a qualsiasi punto della retta orientata a assume sempre lo stesso valore. Ecco perché ha senso parlare di momento assiale senza precisare il particolare punto dell’asse. Tale momento equivale allora a Ma = F1 SQ e ha il segno positivo o negativo se il vettore componente di M nella direzione a è concorde o discorde al verso di a rispettivamente. Se l’asse a è perpendicolare al piano di F e Q, il momento relativo a Q ha la direzione di a e in più questo momento polare ha lo stesso modulo di quello assiale. Però anche in questo caso i due concetti rimangono sostanzialmente diversi, perché il momento polare è un vettore e quello assiale, essendo una sua componente, è uno scalare. Il momento polare è utile quando il corpo è girevole intorno a un polo.
La componente del momento perpendicolare ad a, attorno a cui può ruotare un oggetto rigido, è inefficace trascurando il logoramento dei supporti, perché tende a far girare l’asse che consideriamo fisso. Scaturisce che il momento assiale risulta importante qualora la massa possa ruotare intorno ad un asse fisso.
Pasquale Catone – Docente di Fisica
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