percorso a cura di T. Virgili

 

 

 

Non tutti sanno che è in realtà possibile un’altra modalità di visione stereoscopica, quella detta “a occhi incrociati”, dove cioè l’occhio sinistro vede l’immagine destra e viceversa (vedere figura).

È la meno comune e sicuramente la più impegnativa, tuttavia essa presenta anche alcuni vantaggi che cercheremo brevemente di spiegare.

Come già detto, nel caso della visione diretta le dimensioni delle immagini sono limitate dal fatto che la loro distanza non può eccedere la distanza degli occhi (circa 8 cm, come indicato in figura).

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Nel caso della visione incrociata non ci sono limiti alle dimensioni delle immagini, purché siano distanti a sufficienza. Questo permette di aumentare notevolmente la qualità dell’immagine stessa, inoltre la visione diviene tanto più agevole quanto più l’immagine è lontana (l’esatto contrario di quanto accade nel caso della visione parallela). In questo caso dunque non occorrono lenti, e la distanza di vista può essere scelta a piacere dall’osservatore. Come già osservato però la visione incrociata comporta un minimo di esercizio, essendo piuttosto innaturale. Vediamo come.

Anzitutto è bene collocare le immagini a una certa distanza (almeno finché non si abbia una buona capacità di visione). Prendere una matita (o un oggetto appuntito) e posizionarla come in figura, concentrando la visione su di essa, quindi muoverla lentamente osservando al contempo le immagini sullo sfondo. Continuare a muovere la matita finché esse non si fonderanno insieme.

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È importante tenere presente che in generale si vedranno quattro immagini (due per ogni occhio). Le due immagini centrali tenderanno a sovrapporsi fino a formare l’immagine in 3D, come indicato nelle figure seguenti.

Come esercizio, provare a visualizzare questa immagine con gli occhi incrociati. I due punti rossi servono da guida: quando si sovrappongono esattamente l’immagine appare in 3D.

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Cosa accadrebbe se si cercasse di osservare con visione incrociata un’immagine “normale” (a visione diretta), o con visione diretta un’immagine a visione incrociata come quella in alto? Semplicemente, le parti concave e convesse si scambierebbero tra di loro, per cui ogni “bozzo” verrebbe visto come “buca” e viceversa!