Il percorso “Le particelle subatomiche” ci guida alla scoperta dei mattoni fondamentali (cioè privi di una struttura interna) che costituiscono la materia. Il concetto di particelle elementari nella storia della fisica si è evoluto progressivamente durante i secoli. Partendo dalle concezioni filosofiche degli antichi greci, e passando attraverso la catalogazione degli atomi e la definizione della tavola degli elementi, il percorso ci porta fino ai giorni nostri e ci mostra quali sono le particelle che costituiscono i nuclei atomici.

di Patrizia De Simone

Revisione di Francesca Scianitti Marzo 2020

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 Il mondo intorno a noi e l'intero Universo sono popolati da una grande diversità di materiali e forme di materia, ma sorprendentemente questa grande varietà di materia è composta da pochi e relativamente semplici mattoni fondamentali.

La parola fondamentale e/o elementare sarà una parola chiave lungo tutto il nostro percorso di esplorazione dell'infinitamente piccolo. Per mattoni fondamentali si intende oggetti privi di una struttura interna, ovvero oggetti che a loro volta non possono essere scomposti in entità più piccole.

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L'idea dell'esistenza di tali entità fondamentali risale al tempo dell'antica Grecia, ai filosofi greci Leucippo icona_quantibio  e Democrito icona_quantibio. Essi credevano che tutta la materia dell'Universo fosse fatta di piccolissimi mattoni indivisibili (che essi chiamarono atomi, che in greco significa appunto "non divisibile") separati dal vuoto.

aristoteleAristotele icona_quantibio , invece, sosteneva che "la natura aborre il vuoto" e immaginava che la materia fosse indefinitivamente divisibile in parti sempre più piccole. L'opinione di Aristotele prevalse, e l'ipotesi dell'atomo fu quasi completamente dimenticata per più di duemila anni.

La teoria d Aristotele,  l’horror vacui della natura, rimase in auge fino al 1600, quando lo studioso  italiano Evangelista Torricelli ed il suo allievo Vincenzo Viviani dimostrano che l’aria ha un peso ed il vuoto (vuoto terrecilliano icona_glossario ) può esistere ponendo così fine ad una  infinita serie di disquisizioni filosofiche sull’ argomento. L’esperimento venne svolto a Firenze nel 1644 e rese Torricelli famoso in tutto il mondo scientifico.