di Antonio Ereditato
Particelle elementari di altissima energia sono generate in lontane galassie.
Esse raggiungono la Terra e interagiscono con l’atmosfera producendo tra l’altro neutrini (“mu” ed “e”). Il numero di neutrini muonici attesi è circa il doppio di quelli elettronici.
Ma gli esperimenti hanno osservato un notevole deficit di “nm”, funzione dell’energia del neutrino e della distanza percorsa dal punto di produzione al rivelatore...
Cosa accade quindi ai neutrini “mu” ?
Il deficit riguarda infatti solo i neutrini muonici (“mu”), che verosimilmente oscillano in “nt”, ai quali non sono sensibili i rivelatori terrestri.
A supporto dell’ipotesi vi è anche il fatto che la riduzione del flusso di neutrini “mu” è funzione della distanza percorsa dal neutrino e della sua energia (come predetto dalla teoria delle oscillazioni).
I neutrini che vengono dallo Zenit percorrono una distanza pari circa allo spessore dell’atmosfera (20 km). Quelli provenienti dal basso (Nadir), invece, hanno percorso i 20 km di atmosfera agli antipodi più il diametro terrestre di circa 13000 km.