di Antonio Ereditato
I risultati sperimentali sul deficit di neutrini muonici atmosferici possono essere interpretati in termini di oscillazioni di neutrino “nm” o “nt”? Per verificare questa possibilità, si è pensato di realizzare dei fasci artificiali di neutrini (da acceleratori di particelle) in grado di ricostruire le stesse condizioni dei neutrini atmosferici con esperimenti di laboratorio (controllati). Abbiamo visto, infatti, che le oscillazioni sono funzione della distanza percorsa dal neutrino L e della sua energia E. Più precisamente, la probabilità di oscillazione dipende dal rapporto E/L. Nel prossimo futuro, tre progetti (in Giappone, in USA e in Europa) dovrebbero dare una risposta a questo importante quesito.
Il progetto europeo (CNGS) prevede l’invio di un fascio di “nm” dal CERN di Ginevra al Laboratorio del Gran Sasso, distante 730 km. Nelle sale sperimentali sotterranee, gli esperimenti OPERA e ICARUS cercheranno di evidenziare il debole segnale della comparsa di “nt” provenienti dal processo di oscillazione.