percorso a cura di C. Bradaschia

Le onde gravitazionali ci interessano perché fino ad oggi abbiamo studiato l’Universo captando tante radiazioni diverse (luce visibile, luce infrarossa e ultravioletta, microonde, raggi X e gamma, ecc.), ma tutte di origine elettromagnetica, dunque dovute alle cariche elettriche presenti nella materia dei corpi celesti. Le onde gravitazionali, come abbiamo visto, sono invece dovute alla massa, una proprietà del tutto diversa e indipendente dalla carica elettrica. E’ lecito quindi aspettarsi che ci portino informazioni del tutto nuove e sorprendenti.

 

 

 

Per esempio sulla materia oscura icona_esperto[433] : i quattro quinti della massa delle galassie, di cui non sappiamo assolutamente nulla, salvo vederne gli effetti gravitazionali sul moto delle stelle.

Sarà poi importantissimo studiare le onde gravitazionali generate negli eventi astrofisici catastrofici, in situazioni di campo gravitazionale intenso. Infatti ad oggi sappiamo risolvere le equazioni di Einstein solo in casi di campo gravitazionale debole icona_glossario ed abbiamo bisogno di esperienze per imparare a trattarle nei casi di campo intenso. Migliorando ulteriormente la sensibilità degli strumenti riteniamo di poter rivelare il fondo cosmologico di onde gravitazionali (l’analogo gravitazionale del fondo cosmologico di microonde), che ci porterebbero informazioni sui primissimi istanti dopo il Big Bangicona_esperto[443].

 

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