Simone Turchetti

Il caso Pontecorvo

SIRONI Editore

Nell’autunno del 1950 i giornali riportano la notizia che il fisico italiano Bruno Pontecorvo, allievo di Fermi e al momento impiegato in Gran Betagna, e` misteriosamente scomparso, insieme alla sua famiglia, in seguito ad una vacanza in Italia. Poiche` Pontecorvo e` un esperto di fisica nucleare e ha preso parte al progetto nucleare alleato, il sospetto che sia fuggito in URSS fa temere che possa trasmettere importanti segreti atomici. E` un periodo storico difficile per gli scienziati atomici: l’inizio della Guerra Fredda li mette al centro dell’attenzione dei servizi segreti inglese e americano, si indaga sul loro passato, su loro antiche simpatie o militanze politiche. Anche su Pontecorvo, prima delle sua fuga, sono state aperte delle inchieste riservate.
Il caso della scomparsa dello scienziato viene pero` minimizzato dai diplomatici e dai servizi di sicurezza occidentali. Ben cinque anni dopo la scomparsa, Pontecorvo stesso rompe il silenzio affermando di trovarsi effettivamente in Unione Sovietica.

L’autore de “Il caso Pontecorvo”, Simone Turchetti, e` un giovane storico della scienza che lavora in Inghilterra. Questo interessante saggio si contraddistingue per il dettagliato lavoro di ricerca dell’autore su documenti d’archivio pubblici e privati, alcuni dei quali solo recentemente sono stati declassificati e resi disponibili. L’approccio e` di tipo investigativo, quindi il libro si legge come un romanzo.

In particolare, viene approfondito il rapporto tra ricerca pura e applicata. Si sottolinea l’esperienza acquisita da Pontecorvo nel campo sperimentale sia inizialmente partecipando agli studi sul processo di rallentamento dei neutroni nel gruppo di Fermi, sia successivamente negli Stati Uniti, dove applico` le sue conoscenze allo sviluppo di strumentazione per la ricerca del petrolio, e piu` tardi dell’uranio.

Si ipotizza che la vicenda della registrazione dei brevetti sui neutroni lenti (e la conseguente causa intentata contro il Governo degli Stati Uniti da Fermi e altri scienziati, con richiesta di risarcimento per lo sfruttamento industriale di alcuni brevetti) possa aver giocato un ruolo importante nella scelta di Pontecorvo di lasciare l’Europa Occidentale.

Nel complesso, il libro, appassionante e coinvolgente, fornisce una dettagliata analisi volta alla comprensione di un episodio cruciale della Guerra Fredda, in cui le conoscenze scientifiche e il dibattito sul loro utilizzo si intrecciano con il nuovo assetto politico che si sta realizzando dopo la fine della seconda guerra mondiale.

(Gennaio 2014: SxT-libroalmese)/Sandra Leone