stregheLE STREGHE DI BAYES (‘BY ISTAT’) E

... IL LORO ANTIDOTO

 

 

 

 

 

Le Streghe di Bayes e altre storie. Fiabe statistiche per bambine e bambini curiosi

Istat www.istat.it/...Le_streghe_di_Bayes.pdf

 

Conversando su Probabilità, Inferenza e Decisioni. Parte 1: Le Streghe di Bayes

Giulio D’Agostini, Noemi Cifani, Alba Gilardi https://arxiv.org/pdf/1802.10432.pdf


Non avremmo mai raccomandato la lettura di questo libro, uscito a ottobre 2017, se non accompagnato da un articolo che lo commenta, seppur concentrandosi sostanzialmente su una sola storia, quella che dà il titolo al libro, e quindi da ritenersi il pezzo forte della pubblicazione dell’ISTAT. Una volta tanto i nostri visitatori avranno libero accesso al materiale che recensiamo e potranno farsi la loro opinione in quanto entrambi gli scritti sono scaricabili da internet (https://www.istat.it/it/archivio/204260 e https://arxiv.org/abs/1802.10432). Ma andiamo in ordine. Le Streghe di Bayes è una raccolta di fiabe per bambini, «per far comprendere loro il difficile lessico della statistica». La «raccolta è pensata per essere una semplice e divertente opportunità per sviluppare conoscenze, acquisire strumenti utili, imparare a gestire l’incertezza nell’esprimere giudizi, formulare previsioni e prendere decisioni». Il virgolettato è tratto dalla nota editoriale dell’ISTAT inviata a dirigenti scolastici e insegnanti per pubblicizzare giustamente l’iniziativa. La nota prosegue sottolineando che «in Appendice è presente anche una guida per gli adulti sui concetti statistici contenuti nelle fiabe».

Iniziativa lodevole se non fosse per il fatto che non ci appare all’altezza delle aspettative e, in particolare, la fiaba delle streghe non illustra nessun ragionamento bayesiano, raccomanda una strategia decisionale errata e contiene altri elementi atti a confondere grandi e piccini. Il Bollettino della Società Internazionale di Analisi Bayesiana (ISBA) ne fa un caso nel numero di dicembre 2017 (https://bayesian.org/resources/bulletin/) e chiede, fra l’altro, ai propri lettori, come comportarsi in casi del genere.

Il Prof. Giulio D’Agostini dell’Università Sapienza di Roma, di cui i visitatori di questa rubrica ricorderanno forse il nome e che aveva segnalato all’ISBA il caso, raccoglie l’invito. Reduce da scritti in forma di dialogo (l’ultimo sul metodo giapponese delle moltiplicazioni: https://arxiv.org/abs/1802.02630) imbastisce un dialogo con due insegnanti di scuola media, Noemi Cifani e Alba Gilardi, in cui vengono analizzati i diversi aspetti della fiaba, sia letterari che probabilistici e il report è scaricabile da https://arxiv.org/abs/1802.10432.

Ma, come il titolo recita, Conversando su probabilità, inferenza e decisioni va oltre l’analisi puntuale dei contenuti della fiaba, per la quale sarebbero state sufficienti un paio di paginette.

Ne risulta quindi una sorta di libricino monotematico sui problemi inferenzali-predittivi, con connesse questioni decisionali, con molti conti dettagliati, figure illustrative e riferimenti bibliografici.

Ma non vi spaventate: innanzitutto la matematica è davvero elementare (per chi non si spaventa davanti a una frazione) e il dialogo è brillante, tirando in ballo personaggi il cui accostamento può sembrare quantomeno improbabile, da Platone e Aristotele a Giorgio Gaber e Fantozzi, passando per Leibniz e Hume, per non dimenticare Laplace a cui D’Agostini sembra essere particolarmente affezionato. Immaginiamo che il lettore possa rimanere alla fine con qualche interrogativo, ma dal sottotitolo si evince che ci sarà una seconda puntata. Quindi, magari, chi ha dei dubbi può contattare gli autori.

Ma intanto provi a risolvere i problemi proposti, perché, come viene chiarito in chiusura, l’intento di questo scritto è di insegnare e non di divulgare.

 

(Marzo 2018 SxT-libroalmese)// P. Di Nezza

Nota di chiarimento delle autrici ISTAT