In Pursuit of the Unknown: 17 Equations That Changed the World
di Ian Stewart
Profile Books Ltd
Tempo fa una mia nipote mi chiese “A che serve studiare la matematica?”. Domanda non banale a cui rispondere. La ragazza aveva voti ottimi, ma imparava una serie di regolette, spesso scollegate tra loro, senza riuscirne a cogliere la logica di fondo, il filo conduttore e l'immediata connessione con altre scienze e con la vita quotidiana. I lettori di questo sito e di queste recensioni naturalmente non hanno bisogno di essere convinti dell'importanza, pratica e culturale, della matematica, ma il libro di cui parliamo questo mese può fornire spunti interessanti nell'elaborare una risposta alla domandona iniziale. L'autore è Ian Stewart, matematico inglese non nuovo ad escursioni nella divulgazione. Stewart ha selezionato 17 equazioni che, una volta portate dalla teoria alla pratica, hanno avuto una profonda influenza sulla vita reale, dalla divisione delle superfici agrarie al lancio dei satelliti, dalla musica alla recente crisi dei subprime, coprendo aree vastissime della matematica e della fisica e pure dell'ecologia e dell'economia. E anche dello sport, per chi ritiene che la Formula 1 ne faccia parte, per l'importanza che la meccanica dei fluidi ha nella progettazione aerodinamica. Per ciascuna di esse ha elaborato una sintetica scheda iniziale (Cosa dice, Perché è importante, Dove ci porta) per poi descrivere l'equazione in questione nel suo processo storico, un passaggio fondamentale per far comprendere che certe idee non vengono fuori dal nulla come fulmini a ciel sereno, ma nascono in risposta a domande anche antichissime, rendendo forse la matematica più umana, più vicina al lettore. E allo studente. Un insegnante potrebbe anche immaginare di scegliere qualcuno dei capitoli e utilizzarlo come canovaccio per una lezione un po' diversa Nonostante il titolo possa intimorire, si dice che ogni equazione o formula riduca di una certa percentuale il numero dei lettori,il libro è godibilissimo, le formule sono presenti in maniera assai equilibrata e limitata, con i tecnicismi messi in appendice per i lettori più curiosi e smaliziati. E, comunque, la parte testuale è più che adeguata a rendere chiari i concetti. Alcuni capitoli, ma qui è anche questione di gusti personali, mi sono piaciuti particolarmente e da soli valgono il prezzo dell'acquisto: il primo, che tratta il teorema di Pitagora, dove troviamo le connessioni con la trigonometria e da questa alla geodetica e alla geografia; quello sulla Legge di gravitazione universale di Newton, nel quale scopriamo concetti non nuovi ma raramente insegnati, come i punti Lagrangiani, e modernissimi, come quelli relativi alla dinamica caotica che, a dispetto del nome, è una delle tecniche sfruttate da qualche anno per una drastica riduzione dei consumi delle missioni spaziali. E ancora, quello sulla radice di -1 e i numeri immaginari, con la connessione tra i, la trigonometria e l'esponenziale. Il libro è uscito in lingua inglese nel 2012 e, purtroppo, ad oggi non è stato ancora tradotto, forse per il timore che un libro di equazioni non abbia un mercato. Tuttavia, Stewart usa un inglese abbastanza semplice, quindi il libro è piuttosto accessibile anche così com'è. L'auspicio, naturalmente, è che qualche editore coraggioso faccia il passetto avanti di renderlo decentemente in italiano. E' una lettura vivamente consigliata a chi sa già di matematica e ne può apprezzare la bellezza e la capacità divulgativa, e a chi ne sa poco, perché si renderà conto dell'utilità e della semplicità concettuale che sta dietro alcune grandi idee della matematica. Nonché della sua presenza in ogni aspetto della nostra vita quotidiana.
(febbraio 2015: SxT-libroalmese)/Dino Esposito