L’improbabile mondo del Mago di Odds
di Giulio D'Agostini e Gianluca Testa
L'impegno di Giulio D'Agostini nella divulgazione del ragionamento probabilistico è noto a molti. Lo testimoniano ad esempio i suoi contributi agli Incontri di Fisica e al recente OpenLabs dei Laboratori Nazionali di Frascati (https://www.youtube.com/...). Come l’autore già ricordava con Dino Esposito in "Così è probabilmente" (recensito da SxT a Febbraio 2014), già Hume e Leibniz si lamentavano come nell'insegnamento della matematica si dia troppo poco spazio alla probabilità. Le cose non sono cambiate sostanzialmente in tre secoli e D'Agostini ci riprova ancora, questa volta coadiuvato da Gianluca Testa, giovane autore, attore e regista. Il risultato è il brillante "Mago di Odds, un esperimento teatrale su logica, probabilità e inferenza probabilistica". Il leone fifone, lo Spaventapasseri e l’Uomo di Latta, fantastici personaggi della favola de “Il meraviglioso Mago di Oz” aiutano la sbadata, ma saggia Dorothy a risolvere un problema di biometria insegnando loro ad evitare errori di logica e a prestare attenzione a bias cognitivi. Una lettura affascinante e originale che porta il lettore anche a riflettere su situazioni reali nelle quali si possono commettere errori di valutazione anche gravi. Prima della lettura tutti noi possiamo dichiararci innocenti, non per “mancanza di prove, ma per “mancanza di probabilità”. Dopo la lettura del libro non avremo scuse perché D’Agostini e Testa, seguendo gli insegnamenti di Platone e Galileo sul come usare la rappresentazione teatrale per spiegare efficacemente concetti complessi, ci insegnano come quantificare e affrontare meno d'istinto i problemi decisionali che la vita ci propone quotidianamente. E’ da sottolineare che il testo si presta bene per rappresentazioni teatrali in scolaresche, con il suggerimento di avere l’accortezza di proiettare, parallelamente, le poche, ma importanti formule presenti nel testo.
(Novembre 2016: SxT-libroalmese) // Pasquale Di Nezza