La geometria nei capolavori di Caravaggio
di Bruno Cagnoli
Il Ponte Vecchio
Isbn 9788865419090
La relazione tra arte e scienza è troppo spesso dimenticata, ma da sempre accompagna l’uomo nella sua evoluzione mantenendo un'immutata sinergia nel corso della storia. Non dobbiamo quindi meravigliarci se un genio come Caravaggio abbia fatto uso di regole matematiche nel progettare i suoi dipinti.
Che l’artista dipingesse creando veri e propri impianti scenici è risaputo, ma quali sono e come si applicano ai suoi capolavori concetti matematici e, principalmente, geometrici? Ad aiutarci in questo viaggio è l’autore del libro che, di formazione scientifica, applica le sue conoscenze per studiare l’uso della matematica nell’arte.
Il libro, che ha anche il pregio di essere bilingue (italiano e inglese) parte dal considerare il quadro non come un oggetto a due dimensioni dove sono solo raffigurate immagini, ma come uno spazio multidimensionale che racchiude informazioni, storia, vita, evoluzione e codici da scoprire e capire. Ad avvalorare il concetto è la chiacchierata avuta con Dario Fo che sottolinea come “la geometria può essere utilizzata per rappresentare il divenire di un moto legato ad una progressione di slancio gestuale”. In pratica il quadro, attraverso la geometria, riporta il movimento dell’azione. I dipinti che il libro tratta, introdotti da tavole a colori corredate dagli elementi geometrici come avrebbe potuto pensarli l’artista, sono il Martirio di San Matteo, la Deposizione, la Madonna dei Palafrenieri, la Madonna del Rosario, la Decollazione di San Giovanni e l’Adorazione dei Pastori. Elementi verticali, orizzontali, cerchi che uniscono personaggi o traiettorie che guidano l’occhio verso punti salienti del dipinto vengono molto ben discussi e spiegati al lettore. Allo stesso modo è chiarito come le costruzioni geometriche, per la loro numerosità e presenza costante nei dipinti, non possono essere accidentali, ma frutto di attenti e intenzionali schemi pittorici. Parafrasando quello che avviene in musica, Caravaggio ci dona quadri armonici e melodici dove l’armonia è guidata dalla geometria e la melodia è composta dalle sue pennellate.
(dicembre SxT-libroalmese) // Pasquale Di Nezza