IL DETECTIVE GALILEO
di Keigo Higashino
Il detective Galileo (Tantei Galileo, 探偵ガリレオ) è un personaggio creato dalla fantasia dello scrittore giapponese Keigo Higashino, trasformato poi nel 2007 in serie televisiva. Come suggerisce il titolo, il protagonista è un fisico burbero e geniale, il Prof. Manabu Yukawa (un cognome illustre!), il quale aiuta la polizia nei casi in cui appaiono fenomeni “impossibili”, o paranormali. In realtà lo scienziato non ha assolutamente alcun interesse verso gli aspetti “umani” dei vari misteri, e tantomeno verso quegli elementi che costituiscono le tipiche fondamenta dei gialli classici (assassino, movente, etc.). Piuttosto, l’attenzione di Yukawa si concentra sullo studio dei fenomeni fisici che fanno da cornice ai diversi problemi polizieschi, o meglio tutto ciò che almeno in apparenza sfugge ad ogni possibile descrizione scientifica. Co–protagonista della serie è la giovane detective Kaoru Utsumi, che al contrario del Professore conduce le proprie indagini basandosi sulle sole componenti “umane”. Utsumi insomma costituisce l’altra faccia della medaglia, in grado di bilanciare il carattere in apparenza freddo e distaccato del “detective Galileo” (questo è il nome con cui Yukawa è noto negli ambienti della polizia). E’ lei che di volta in volta infatti si rivolge al fisico supplicandolo di aiutarla a rivelare il mistero di turno, che di norma vede all’opera qualche fenomeno paranormale, dalla chiaroveggenza ai fantasmi, alle levitazioni impossibili e via dicendo. Sulla base dei fatti accertati, il Prof. Yukawa riconduce ogni volta il mistero in ambito scientifico, risolvendo contemporaneamente anche il caso poliziesco ad esso associato.
Merito indubbio della serie, oltre alla originalità dell’approccio al giallo tradizionale, è senz’altro il grande contributo alla divulgazione scientifica, resa accessibile con esempi pratici e immediati. Il detective Galileo mostra concretamente come la fisica e la scienza in generale non siano solo interessanti “di per sé”, ma utili se non indispensabili anche in ambiti insospettabili, dallo sport a problemi di vita quotidiana. In ogni episodio viene infatti esplorato un fenomeno fisico alla base del “mistero", dalle leggi della rifrazione ai fenomeni di risonanza e via dicendo. Non ultimo, nella serie viene mostrata l’attività di ricerca come appassionante e divertente, soprattutto lavoro di squadra, proprio il contrario dello stereotipo dello scienziato solitario cupo e triste, chino sui libri e sulle provette, spesso malevolo e rancoroso.
Parte del grande successo della serie è certo dovuto anche agli ottimi interpreti: Masharu Fukuyama (Yukawa), noto in Italia per film come “Father and Son” e “Il terzo omicidio”, e Kou Shibasaki (Utsumi), protagonista tra l’altro dei film “47 Ronin” e “The Call”. Entrambi attori e cantanti (alla voce della Shibasaki è anche affidata l’energica sigla finale), il loro carattere costituisce l’ossatura del “dorama” (termine giapponese derivato da “drama”). Ogni episodio inoltre vede la presenza di ospiti prestigiosi, ovvero di attori molto popolari in Giappone, che fungono da importanti comprimari nelle diverse storie.
La prima stagione televisiva conta dieci episodi di 45’ circa (il primo e l’ultimo in realtà di circa un’ora, secondo la tradizione dei dorama), trasmessi tra l’Ottobre e il Dicembre del 2007. Nel 2008 è stato inoltre realizzato un film distribuito nelle sale cinematografiche col titolo “Suspect X” (Yōgisha Ekkusu no Kenshin), tratto dal romanzo omonimo di Higashino (pubblicato in Italia col titolo “Il sospettato X”), dove assistiamo ad una vera sfida di ingegno tra un matematico e un fisico!
In seguito al grande successo della serie, nel 2013 è stata realizzata un’intera seconda stagione televisiva (cosa piuttosto rara in Giappone), questa volta in undici episodi. Ad affiancare Yukawa/Fukuyama questa volta troviamo una giovane recluta, Misa Kishitani, interpretata dall’attrice Yuriko Yoshitaka.
Gli episodi di “Tantei Galileo” sono pensati per un ampia fascia di pubblico, e dunque accessibili a tutti. La loro forza risiede non tanto nel comunicare concetti specifici (che pure non mancano), quanto soprattutto per l’entusiasmo che riescono a trasmettere per lo studio della fisica, e in generale per l’approccio scientifico verso ogni aspetto della società. In Giappone hanno contribuito non poco all’interessamento dei giovani verso le materie scientifiche (la fisica, in primo luogo), un effetto che a mio avviso potrebbe essere trasferito anche in Italia con una opportuna diffusione, a partire eventualmente dalla proiezione nelle scuole. Sebbene non sia disponibile un doppiaggio italiano, che ovviamente renderebbe ovviamente molto più agevole la sua fruizione, il sottoscritto ha realizzato dei sottotitoli in italiano per la serie completa, (a partire naturalmente da sottotitoli inglesi). Chi è interessato può riferirsi al seguente link:
http://www.mediafire.com/folder/izef8mmj4lrcb/TanteiGalileo
(ototbre 2020 SxT-libroalmese) // T. Virgili