La struttura delle rivoluzioni scientifiche

di Thomas S. Kuhn

Einaudi


 

'La struttura delle rivoluzioni scientifiche' è un classico dell'epistemologia moderna. Perché la scienza evolve nel modo che conosciamo e come è possibile che la comunità scientifica mantenga un consenso stabile attraverso successivi mutamenti dei 'paradigmi'? Il saggio di Kuhn analizza in modo profondo il meccanismo di funzionamento della ricerca scientifica moderna (e non solo!) evidenziando il paradosso su cui si basa: le teorie scientifiche sono tali solo se falsificabili ma allora come è possibile che la comunità scientifica, conscia di tale limitatezza, le ritenga corrette e costruisca interi castelli su fondamenta cosi instabili? Kuhn, con numerosi esempi storici relativi al dibattito scientifico del passato dimostra che sempre esiste una 'scienza normale', un 'paradigma', riconosciuto dalla maggior parte della comunità che serve a delimitarne il campo di azione (ricerca). Solo ad una minoranza è concesso di seguire strade alternative che, partendo dal paradigma dominante, si insinuano nelle crepe della teoria, evidenziandone i punti deboli ed infine provocandone il collasso. Tra tutte le 'eresie' solo una minima frazione si rivela corretta, capace di inglobare il paradigma precedente e risolvere la crisi con una nuova 'rivoluzione scientifica' che definisce un nuovo paradigma valido sino alla rivoluzione successiva. In questo processo, la comunità scientifica e' ben lungi dall'essere un osservatore passivo: essa determina tempi e modi per la maturazione di un nuovo paradigma definendo il complesso di domande ed il grado di interesse per le risposte che essa stessa si da. Ne nasce una dialettica tra scienza e società che, per la prima volta in questo saggio e' stata identificata e analizzata con rigore. Nonostante sia stato scritto nel 1962 e che molto dibattito abbia suscitato negli anni successivi, questo libro resta ancora un esempio magistrale per la sua capacita di analisi critica e di individuare quel tema che verrà ripreso in molti saggi e dibattiti successivi circa la neutralità della scienza e dei suoi rapporti con la cosiddetta 'società civile'. Una lettura fortemente consigliata a chiunque appartenga alla comunità scientifica o ne voglia capire le dinamiche ed i meccanismi attraverso i quali la scienza evolve.

(AGOSTO 2015: SxT-libroalmese)/Marco Battaglieri, Fisico