LA REALTA' NON E' COME CI APPARE
di Carlo Rovelli
Raffaello Cortina Editore
L'ipotesi atomico-corpuscolare, ovvero di una granularità di fondo della natura, è una delle idee più importanti di tutte le scienze naturali, forse la principale. Feynamn scrisse che se dovessimo tramandare una sola frase alle generazioni successive nel caso di una catastrofica perdita di tutta la conoscenza scientifica, quella con maggior contenuto informativo sarebbe ...che tutte le cose sono fatte di atomi.... Ciò nonostante, benché risalga agli albori della filosofia greca e nonostante gli indiscutibili successi che aveva già ottenuto, ancora alla fine dell'Ottocento fisici e filosofi, anche di grande valore come Ernst Mach, ne rifiutavano la realtà, come ricordato da Angelo Vulpiani nel libro recensito il mese scorso. Fu solo con il contributo di Einstein e Perrin, con i loro lavori teorici e sperimentali sul moto browniano, che l'esistenza degli atomi fu definitivamente accettata come un fatto fisico e non solo come un'utile metafora. Alla base della Meccanica Statistica nata dalle idee di Boltzmann, in un contesto decisamente classico, l'idea che dietro l'apparente continuità dello spazio e del tempo la realtà sia in effetti “discreta” è spinta all'estremo in uno degli approcci proposti per la gravità quantistica, nella teoria definita a loop di cui Rovelli è uno degli alfieri e attori principali, e con la quale si mira a conciliare i contrastanti principi ispiratori della Relatività Generale e della Meccanica Quantistica. Il libro di Rovelli, pur non disdegnando qualche equazione, è scritto in un linguaggio piano ed accessibile anche quando affronta temi di grandissima profondità. Il respiro è ampio, quasi visionario. L'autore ci conduce in questa avventura del pensiero che, ripercorrendo a grandi linee la storia della fisica, da Leucippo e Democrito e dai versi del De Rerum Natura di Lucrezio giunge all'ardita ipotesi della quantizzazione dello stesso spaziotempo, scoprendo nel mentre insospettabili corrispondenze tra la geometria dell'Universo della Commedia Dantesca e quella immaginata da Einstein. Ma nel libro non c'è solo questo. Rovelli ci introduce ad altri due concetti fondamentali e un po' controintuitivi con cui la Meccanica Quantistica e la Relatività Generale ci obbligano a confrontarci: l'indeterminismo ontologico e l'estensione dell'aspetto relazionale delle leggi fisiche anche a spazio e tempo. Quest'ultimo concetto, in realtà, non è nuovo perché è già in Leibniz e in Mach, ma diventa decisivo se dobbiamo, come ci suggerisce la Relatività Generale, trattare spazio e tempo come parti della fisica e non più solo come lo sfondo contro il quale si dipanano gli eventi. Nel libro traspare l'entusiasmo dell'autore nel descrivere la meravigliosa avventura della scienza. E la storia che ci racconta è quanto mai affascinante e coinvolgente, anche per il lettore che non abbia una formazione scientifica. Nonostante la profondità di alcune delle idee esposte, il libro ci sembra quindi alla portata di tutti. Per leggerlo e apprezzarlo serve solo una buona dose di sana curiosità e l'essere pronti a sfidare se stessi con concetti e visioni che cozzano con l'istintiva ed ingenua visione del mondo il quale, come recita il titolo, non è come ci appare. E, visto che siamo a ridosso delle festività di fine anno, il libro rappresenta anche un'ottima opportunità per fare un regalo intelligente.
(dicembre 2014: SxT-libroalmese)/Dino Esposito