La fisica della vita
Jim Al-Khalili e JohnJoe McFadden
Bollati Boringhieri
La meccanica quantistica è di gran lunga la teoria fisica di maggior successo e probabilmente la più affascinante, forse per il contrasto tra la sua incredibile efficacia e il perdurante dibattito sulla sua “interpretazione”, sul problema della misura e così via. E sempre più la distinzione tra mondo macroscopico, dominio della fisica classica, e mondo atomico, regno dei quanti, appare sfumata e imprecisa, se mai c'è stato un momento in cui tale distinzione è stata chiara. Nella sua pervasività, era da aspettarsi che la Meccanica Quantistica arrivasse anche a influenzare la biologia. Una decina di anni fa inciampai per caso in un libro di uno degli autori (McFadden Quantum Evolution) in cui veniva proposta molto seriamente l'ipotesi che la meccanica quantistica giocasse un ruolo importante anche nei meccanismi biologici ed evolutivi. Un'idea peraltro già presente nel libricino di E. Schroedinger Che cos'è la vita. Molto correttamente, l'autore sottolineava quanto fosse speculativa la sua proposta, ma le argomentazioni apparivano tutt'altro che infondate. Pochi mesi dopo, tuttavia, uno dei più autorevoli esperti di fisica quantistica stroncava il libro e dell'idea avevo perso traccia e pensavo fosse stata definitivamente sepolta. Al contrario, le ricerche sull'argomento sono proseguite e l'ipotesi di McFadden ha cominciato a trovare riscontri teorici e sperimentali, al punto che anche Seth Lloyd, un esperto di computer quantistici della generazione successiva, inizialmente assai critico verso l'idea, l'ha poi presa sul serio realizzando egli stesso lavori di un certo rilievo sull'argomento. Il nostro McFadden, quindi, insieme ad Al-Khalili, fisico teorico e divulgatore di una certa fama, ci illustra in questo libro lo stato dell'arte della ricerca sul tema, mostrandoci come alcuni fenomeni, come per esempio la capacità di orientamento degli uccelli (la cosiddetta bussola aviaria) o i meccanismi dell'olfatto e finanche la fotosintesi, appaiano più comprensibili se si prendono in considerazione aspetti tipici del mondo quantistico come l'effetto tunnel, l'entanglement (malamente tradotto come correlazione) e la sovrapposizione degli stati. Inevitabilmente gli autori si chiedono se la meccanica quantistica possa essere presente anche in alcuni fenomeni tuttora senza una chiara e solida spiegazione, come la nascita stessa della vita e il funzionamento della mente cosciente, tesi questa gia proposta da altri (per es. R. Penrose nel suo La mente nuova dell'Imperatore) senza poter dare, ovviamente, una risposta conclusiva, ma disegnando alcuni credibili scenari che, a loro volta, potranno innescare nuove ricerche e generare nuove idee per collegare mondi diversissimi: biologia molecolare, neuroscienze e fisica quantistica. Un libro brioso, dalla lettura piacevole e stimolante. Per chi vuole approfondire, il libro è ricco di referenze ad articoli più tecnici e, ahimè, complicati.
(Febbraio 2016: SxT-libroalmese)//Dino Esposito