La casa della saggezza
L'epoca d'oro della scienza araba
Jim Al-Khalili
Bollati Boringhieri
La traduzione in arabo degli scritti persiani, babilonesi e greci, nonché l'apertura alle idee provenienti dai remoti confini orientali dell'India e della Cina, permisero di acquisire un immenso patrimonio di idee scientifiche, sintetizzarle e superarle con idee originali che influenzarono l'evoluzione del pensiero scientifico per i secoli successivi. L'apice si toccò sotto l'impero del califfo abbaside Al-Mahmun che finanziò La casa della saggezza', l'equivalente di un moderno centro studi nella capitale dell'impero, Baghdad. Presso questa accademia, gli studiosi in visita da tutte le province dell'impero potevano passare dei periodi di studio, spesati e mantenuti usufruendo di una fornitissima biblioteca ed interagendo con altri studiosi: un modello che ben conosciamo nei tempi moderni! E cosi in tutti i campi della scienza, dall'astronomia alla chimica, dalla matematica alla fisica e alla geografia ci fu un incredibile progresso destinato a diffondersi secoli dopo nell'Europa che riscopriì, grazie alla traduzione in arabo, i classici della cultura greca e la produzione originale dell'Arabia 'felix'.
Questo interessante libro restituisce un'immagine poco nota della storia araba e del fermento intellettuale del primo Islam e degli incredibili progressi nel campo scientifico, molto lontano dallo stereotipo attuale riguardante il ruolo della scienza nel mondo arabo. La citazione 'L'inchiostro dei sapienti è più prezioso del sangue dei martiri' risale direttamente a Maometto e sintetizza lo spirito di quell'epoca felice e della nemesi storica che viviamo oggi con il progresso/regresso delle grandi civiltà.
(Gennaio 2017: SxT-libroalmese) // Marco Battaglieri